Telese, Abbamondi: ricorso per rievocare la sentenza atto dovuto

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TELESE TERME – “Il ricorso inoltrato al Consiglio di Stato per la revocazione della sentenza intervenuta a conclusione del giudizio elettorale è stato un atto dovuto per ristabilire verità e giustizia che sono, o almeno dovrebbero essere, valori di tutti, anche dell’attuale maggioranza”.

Queste le parole di Angela Abbamondi, del gruppo consiliare “Telese Riparte”, in risposta alla dichiarazione del sindaco di Telese Terme Pasquale Carofano che ieri l’aveva accusata di avere di inopportunità ed accanimento.

“Per questo motivo – continua Abbamondi –  al Sindaco Carofano rivolgo ‘invito a stare sereno ed a pensare al governo della città, senza cercare di nascondere le tante inefficienze della sua amministrazione dietro l’alibi del ricorso. L’azione legale di revocazione è stata intrapresa nel pieno rispetto della legge e, per quanto mi riguarda,  non scalfirà minimamente il rispetto istituzionale verso l’attuale maggioranza ed un apporto costruttivo su temi di interesse generale.

Sul punto però mi auguro che Carofano faccia meno proclami e più fatti, in quanto più volte, come opposizione, abbiamo chiesto di confrontarci su problemi importanti, con scarsi o inesistenti risultati.

Venendo alla sentenza, è risaputo quante perplessità aveva destato la decisione intervenuta perchè, pur avendo riconosciuto l’esistenza di una non coincidenza tra votanti e schede e precisamente sei schede in più rispetto ai votanti ( come a dire entrano 10 elettori ed escono 16 schede), il Collegio non aveva esitato a ritenere detta discrasia ininfluente ai fini della validità delle operazioni elettorali, richiamando sul punto il divario registrato tra le liste in competizione.

Sennonchè come avevamo fin da subito denunciato, il Collegio, incorrendo in un evidente errore di fatto, non ha percepito la gravità della situazione accertata in sede di verifica laddove sono state conteggiate 50 schede vidimate in più nella prima sezione e tre schede vidimate in meno in altre due. Queste ulteriori irregolarità, gravissime perchè minano la certezza del risultato elettorale, unite alla discrasia acclarata tra votanti e schede, non possono che portare ad una decisione diversa e tutto ciò proprio in applicazione dei principi di garanzia richiamati nella medesima decisione impugnata.

Si consideri altresì che il riesame richiesto prescinde da tutte le altre gravi irregolarità emerse dopo la presentazione del ricorso e che non hanno fatto parte del giudizio amministrativo ma che sono state portate all’attenzione della magistratura penale tra cui ricordiamo l’attestazione di avvenuta votazione di 50 votanti del seggio speciale fatta da una infermiera estranea al seggio.

Attenderemo, pertanto, fiduciosi l’esito del giudizio – conclude – confidando nella magistratura ma sia chiaro: non c’è nessuna intenzione di ricominciare con la bagarre elettorale e a questo proposito speriamo che la bagarre non sia Carofano ad alimentarla al malcelato fine di nascondere la sua incapacità amministrativa”.