Senerchia, la denuncia della minoranza: Dalla maggioranza metodi antidemocratici

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SENERCHIA – Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Pietro Trimarco, Stefano Famiglietti e Claudio Mazzone, consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Senerchia è tempo di futuro”.  

“Purtroppo nel nostro piccolo Comune continua il tentativo becero, violento e inaccettabile, di svilire ed impoverire il ruolo del consiglio comunale come istituzione di rappresentanza della sovranità popolare.

In questi mesi noi consiglieri di “Senerchia è Tempo di Futuro”, siamo stati vessati in tutti i modi da una maggioranza, da una giunta e soprattutto da un presidente del consiglio comunale che con modi antidemocratici provano in tutti modi a rendere il confronto democratico impossibile. In questi mesi, infatti, le risposte alle nostre interrogazioni non vengono fornite, il sindaco continua ad impiantare fantasiose scuse che nulla hanno a che vedere con la razionalità e l’intelligenza che dovrebbe avere chi svolge tale ruolo.

Le nostre interpellanze, che per regolamento dovrebbero essere discusse in consiglio, vengono invece bloccate dal presidente Faia che, convinto i godere dei superpoteri, sconfina nel ridicolo accampando scuse che possono essere dettate solo da una mancanza di cultura istituzionale.

Infatti il presidente Faia viola, in maniera continua e sistematica, il regolamento del consiglio comunale dimostrando tutta la sua impreparazione e tutta la sua frustrazione di non essere mai riuscito ad uscire dalla piccola politica fatta di beghe, vendette e minacce tipica della sua storia personale. Dai tentativi malriusciti di levare la parola ai consiglieri di minoranza durante le sedute alla mancanza di imparzialità dichiarata in maniera palese anche durante le varie assise. L’incapacità, la parzialità e l’ignoranza di Faia hanno trasformato i Consigli Comunali senerchiesi in veri e propri teatrini, delibere sbagliate, ordini del giorno da riscrivere, documenti mancanti, verbali falsi, proposte di delibere che addirittura riportano nel corpo il testo degli interventi del Capogruppo di maggioranza Donato Gasparro che si limita alla lettura di un copione scritto da Faia, convocazioni errate, pubblicità inesistente e tutta una serie di magagne che rendono ogni seduta una comica fantozziana.

Claudio Mazzone
Claudio Mazzone

Lo stesso Presidente ha impedito al nostro gruppo di presentare pregiudiziali su alcuni punti all’ordine del giorno in spregio alle regole e senza rispettare il ruolo dei consiglieri comunali, soprattutto senza rispettare quel ruolo di garante imparziale che dovrebbe svolgere con serietà. In alcuni casi è giunto ad essere talmente parziale da aver utilizzato parole vergognose per descrivere gli atti e le battaglie portate avanti dall’opposizione dimostrando una sofferenza al confronto e l’incapacità di reggere il contraddittorio.

L’ultimo gesto di questa lunga serie di irregolarità è davvero insopportabile. Avevamo, come gruppo consiliare, presentato un’interpellanza che si sarebbe dovuta discutere, come prevede il regolamento, nel consiglio di oggi e invece ci viene comunicato a consiglio già convocato, dal Presidente Faia, che non è stata messa all’ordine del giorno senza fornire alcuna spiegazione valida. L’Interpellanza aveva ad oggetto il procedimento penale nel quale è coinvolto il sindaco Grillo e nel quale, lo stesso Grillo, ha coinvolto il nostro Ente. Il sindaco in realtà si è dimostrato anche questa volta incapace di fornire risposte valide e, come al solito, è scappato davanti alle sue responsabilità con la complicità di Faia e della sua maggioranza.

Da una anno stiamo provando a far rispettare i nostri diritti mentre da un anno Faia, eletto con soli 57 voti, svolge il ruolo di presidente del consiglio comunale, ruolo creato ad hoc per garantire maxirimborsi a chi non ha alcuna visione della politica come servizio, convinto di essere un podestà, peccando di superbia e di ignoranza.

Siamo stanchi di questi atteggiamenti, non ci vengono forniti neanche i documenti da discutere in Consiglio, documenti che dovrebbero essere messi a disposizione almeno due giorni prima dell’adunanza, e anche per il coniglio di oggi come al solito, non sono stati ancora prodotti. Questa assurda modalità di gestire il processo democratico rende impossibile svolgere la funzione di consigliere comunale e ci costringere a fare un gesto eclatante come quello di disertare il consiglio e di fornire le carte al Prefetto. Naturalmente la nostra battaglia continua e continuano le nostre denunce e le nostre proposte. 

In un anno sono state fatte dichiarazioni ridicole sui numeri di atti di sindacato ispettivo  da noi prodotti, siamo stati accusati di ostruzionismo. Tutte falsità in pieno stile Grillo/Faia, con numeri inventati nel tentativo bambinesco di mentire pur di coprire le proprie marachelle. Purtroppo questo stile si è servito del servilismo di alcuni apparati comunali che sempre di più si prestano ad uno squallido gioco per impedire che a Senerchia si possa sviluppare un processo democratico vero. 

Il nostro gruppo ha a cuore solo Senerchia e la sua comunità, non ci interessano i teatrini di un attore fallito come Faia e vorremmo che il sindaco Grillo la smettesse di fare il muto e di scappare e iniziasse a rispondere nel merito delle questioni importanti che gli abbiamo posto, dalla spazzatura ai processi penali nei quali ha coinvolto il nostro comune. Vorremmo che il capogruppo di maggioranza Donato Gasparro, con delega all’ambiente, ci risponda sulla sicurezza dell’oasi e sulla discarica abusiva sequestrata in località Arenaccia dove il comune ha sversato per anni rifiuti di ogni genere, più che fare le passerelle nelle TV o limitarsi a leggere copioni scritti da altri. Vorremmo che il vicesindaco Giulio Vece si concentrasse sui problemi dell’intera comunità e non sulle pressioni per le assunzioni di familiari e amici che, in tarda età, vengono assunti come operai dalle stesse ditte che lavorano per la fantomatica messa in sicurezza della frana.

Vorremmo un’amministrazione comunale capace di governare e non intenta a non rispondere e a non fornire i documenti all’opposizione nel tentativo picaresco di nascondere gli errori, gli illeciti e le incapacità di un gruppo politico che non ha più nulla da dare a questo paese”.