Trattativa Stato-Mafia: Mancino resta nel processo insieme a Provenzano e Riina

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Palermo- Nicola Mancino non uscirà dal processo che lo vede imputato insieme a Bernardo Provenzano e Totò Riina. Il gup di Palermo Piergiorgio Morosini, infatti, ha respinto la richiesta di stralcio dei legali dell’ex ministro, accusato di falsa testimonianza nel procedimento per la trattativa Stato- mafia.

Il politico aveva chiesto lo stralcio rispetto agli altri imputati: boss tra cui Bernardo Provenzano e Totò Riina, politici ed ex ufficiali dell’Arma accusati di violenza o minaccia a Corpo politico dello Stato. Secondo i suoi legali, la posizione dell’ex ministro non sarebbe collegata a quella degli altri undici imputati. Ma il pm Antonino Di Matteo si è opposto. E adesso arrivata, come una doccia fredda, la decisione del gup che ha rigettato la richiesta.

Nel corso dell’udienza fiume è stato anche deciso che i familiari delle vittime della strage di via D’Amelio, a cominciare da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso nel ’92 e dall’unico agente sopravvissuto alla strage, non saranno parte civile all’udienza preliminare.