MONTELLA – Aumentano i suicidi e il mal di vivere non risparmia neppure l’Irpinia dove questo dramma senza fine continua a scuotere l’opinione pubblica, a turbare nostre coscienze.
Abbiamo intervistato Virgino Gaeta, responsabile Legalità dell’Associazione “Generazione Futura Irpinia 3.0” che da alcuni mesi segue il problema da vicino e sta preparando una proposta da sottoporre all’Assessora alle politiche Sociali della Regione Campania.
“Dopo i quaranta suicidi del 2014, anche quest’anno in provincia di Avellino quasi venti persone si sono tolte la vita. Una strage silenziosa”. Inizia così la nostra intervista con il responsabile dell’Associazione sul male del secolo che negli ultimi anni investe sempre di più la gioventù, sinonimo di spensieratezza ma che, alla fine, non fa differenze tra uomini e donne, tra adolescenti ed adulti.
Generazione Futura è un’associazione che si occupa principalmente di politica. Come mai si interessa ad un problema cosi particolare e delicato?
Ma vede, il rapporto al giorno d’oggi tra i giovani e la politica è molto complesso anzi negli ultimi anni vi è stato un cambiamento radicale nell’approccio a questa materia. In realtà io credo che chi, come Generazione Futura Irpinia 3.0, fa politica dovrebbe interessarsi di più al territorio in quanto è proprio attraverso la politica, la buona politica, che si decide quale sia la cosa migliore per uno stato e per i suoi cittadini. Il degrado della politica in questi ultimi anni ha fatto si che molti giovani siano distaccati e lontani dal tema politico, preferiscono occuparsi di altri argomenti: dai reality della televisione, allo sport, al divertimento del sabato sera. Noi crediamo che non tutto sia perso e per questo vogliamo alimentare la speranza di chi, ancora crede, nel cambiamento di una Politica che deve rinnovarsi e guardare da una prospettiva diversa il territorio e le esigenze di chi lo abita .
Da dove siete partiti?
Beh, se posso dirla tutta, io sono partito dalla coltre di silenzio calata sulla morte di una mia concittadina. La terza a Montella, in neanche un anno. Vede, dopo tragedie come questa, uno si aspetta che la classe politica dia delle risposte, si faccia avanti con delle proposte. Invece un imbarazzante silenzio ha fatto sì che tutto scivolasse come in un fiume dormiente, trascinato dal moto ondoso solo per una questione fisica e non per vitalità d’impeto.
Cosa si doveva fare?
C’è chi ha detto che non si poteva fare nulla. Chi, invece, ha pensato bene di illustrare con diagrammi l’andamento delle morti, dividendoli per anni, condizioni economiche, fasce d’età e sesso, come se la scomparsa di un parente, di un amico, di un conoscente potesse trovare la propria ragione in un istogramma. Io non ci sto!
Cosa propone la sua Associazione?
Quello che Generazione Futura Irpinia 3.0 vuole proporre è un progetto concreto, che coinvolga amministratori, associazioni e qualsiasi ente o persona che possa intervenire. Questo facendosi promotore di iniziative tendenti a far responsabilizzare l’autorità regionale sulla necessità di creare/potenziare i servizi pubblici, con la creazione di una rete di punti d’ascolto comunali e/o di una centrale operativa da poter contattare, 24h su 24h, attraverso un numero verde o via internet (chat line dedicate, email, i social, etc…), supportati da esperti del settore come psicologi, psicoterapeuti, etc…. che possano dare un immediato sostegno psicologico al richiedente.
Nell’immediato?
Una serie di iniziative pubbliche, lungo tutto il territorio provinciale, incentrate sul tema dell’isolamento e della necessità del mutuo soccorso cercando di far emergere l’innato spirito di solidarietà, proprio delle popolazioni delle aree interne, ampiamente dimostrato all’indomani di tante immani tragedie che, ahimè, hanno flagellato queste terre.
Grazie