Il problema smog non dà tregua alla città di Avellino. Nel mese di gennaio appena trascorso – stando a quanto comunicato dall’ARPAC – sono stati registrati ben dieci sforamenti dei livelli delle polveri sottili sottili nell’aria contro i sette segnalati nello stesso periodo dell’anno scorso. I dati delle ultime misurazioni vanno così a suffragare le risultanze del recentissimo dossier Mal’aria di Legambiente secondo cui Avellino è tra i 39 capoluoghi di provincia più inquinati d’Italia.
Troppo elevata, dunque, la concentrazione del particolato atmosferico che, complici anche le piogge scarse e le persistenti condizioni di alta pressione, ristagna sulla città e sui paesi limitrofi mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini. Per questo motivo il Sindaco Paolo Foti ha adottato un’ordinanza con la massima urgenze che dispone, a partire da lunedì 5 febbraio e per i successivi trenta giorni, il blocco delle auto inquinanti. Il provvedimento sindacale sarà in vigore dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e dalle 16.00 alle 20.00 interessando sia i veicoli con motore a benzina, sprovvisti della certificazione Euro 3, sia quelli con motore diesel, con motorizzazioni pre Euro 4. Durante tutto il mese di febbraio sarà anche vietato bruciare stoppie o vegetali ed entreranno altresì in vigore ulteriori limitazioni riguardanti l’utilizzo degli impianti di riscaldamento negli uffici pubblici.
L’ordinanza, studiata e predisposta dall’Assessorato all’Ambiente del capoluogo irpino, verrà notificata ai Sindaci dei Comuni di Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Aiello del Sabato, Capriglia Irpina, Contrada, Grottolella, Ospedaletto d’Alpinolo e Summonte, con i quali il Comune di Avellino ha sottoscritto un patto anti-smog al fine di predisporre azioni congiunte per migliorare la salubrità dell’aria su un territorio che sia il più vasto possibile.