Mercogliano, la verità sulla mancata edizione di Castellarte

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Castellarte, quest’oggi nella conferenza stampa l’Associazione ha reso pubbliche foto e documentazioni circa lo stato dei luoghi a Capocastello

Mercogliano – Una vera e propria denuncia pubblica quella che questo pomeriggio si è tenuta a Mercogliano, durante la conferenza stampa indetta dall’Associazione Castellarte, per mettere al corrente l’opinione pubblica di tutti i dettagli sulle cause della mancata edizione di quest’anno del Festival internazionale di Artisti di Strada, evento pioniere in Irpinia e nel sud Italia e riconosciuto, dalla rivista Expedia, quale uno dei migliori quindici festival europei dell’arte di strada.

Presenti alla conferenza per l’Associazione Castellarte il Presidente Francesco Dello Russo, l’ex Presidente Maria Pia Di Nardo, il direttore artistico Anna Di Nardo, e tutti gli associati (più di 70), tra il pubblico il Presidente della Pro-Loco Vittorio D’Alessio, l’Assessore al Turismo di Mercogliano Stefania Di Nardo, la consigliera di opposizione Maddalena Poerio.

Castellarte

Dopo aver proiettato le foto documentario sullo stato dei luoghi in cui versa il borgo storico di Capocastello e che rappresentano l’ostacolo alla realizzazione di questa edizione 2018, e delle foto a testimonianza di quanto fatto sino ad oggi dall’Associazione e da tutti i cittadini di Capocastello affinchè ogni edizione si potesse svolgere nel modo più sicuro possibile, l’Associazione ha tenuto a precisare che “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e che questa Amministrazione non ha voluto far sì che Castellarte si potesse svolgere non mettendo in sicurezza il borgo per questo evento come per tutto l’anno.

Maria Pia Di Nardo ha ribadito però che l’Associazione non perderà la voglia di fare e a partire dai prossimi consigli comunali i cittadini saranno lì a dire la loro.

L’intervento dell’Assessore al Turismo Stefania Di Nardo, lasciata sola a far fronte a tutta la situazione, è stato altrettanto chiaro: «Il mio non voleva essere un incontro informale con l’Associazione, e anche se precedentemente non avvisata in tempo della nota inviata dall’Associazione al Comune, avevo chiesto l’intervento alla riunione del Comandante della Polizia Municipale Michele Leo e del Responsabile dell’ufficio tecnico Vincenzo Morisco. Per me oggi ascoltare queste parole è una grande sconfitta. Io ci ho creduto che si potesse davvero fare qualcosa per far sì che il Festival si realizzasse. Sono mortificata. Io stessa come Assessore sono ancora in attesa di risposte dagli uffici preposti in merito a segnalazioni fatte da me stessa su massi caduti a Via Acqua del Pero. Non posso fingere di non vedere lo stato dei luoghi ma questa è competenza anche dell’Assessorato ai lavori pubblici. Credo nello spirito associativo e il mio sarà sicuramente un arrivederci».

Di seguito il testo integrale del comunicato dell’Associazione.

Il Festival Castellarte fin dal 2014 è stato sottoposto al vaglio della commissione comunale di vigilanza imposta dal comune di Mercogliano. Quindi, sin da allora l’Associazione ha rispettato una serie di prescrizioni raramente imposte ad un festival in strada e con pedane aventi un’altezza dal suolo non superiore agli 80 cm.
Nel giugno del 2017 il decreto Gabrielli ha aggiunto una serie di prescrizioni che attengono alla capienza, ai soggetti circolanti, al controllo dei varchi e sorveglianza sia sui punti ristoro che spettacolo. A tutto questo l’Associazione ha ampiamente adempiuto, così come suo dovere. I problemi sono sorti nella parte restante del decreto, quella afferente all’Ente pubblico, che riguardano la sicurezza dei luoghi di svolgimento dell’evento ma anche, se non soprattutto, la vita quotidiana dei cittadini di Capocastello. La commissione di vigilanza, insediatasi dopo incontri in Prefettura ed in Questura, composta da un tecnico dei Vigili del Fuoco, un ingegnere esperto in impiantisca elettrica, un tecnico dell’ASL e funzionari comunali ( ufficio tecnico, polizia locale) ha evidenziato la presenza di case pericolanti, vuoti senza protezione, strada dissestate, gradoni pericolosi non segnalati, mancanza di passamano, sporgenze pericolose, strade sdrucciolevoli, sentieri e valloni senza alcuna protezione e segnalazione, impianto della pubblica illuminazione volante e insufficiente, pavimentazione dissestata e tanto altro.
Tutte queste rilevazioni sono state di pari passo riversate sull’Associazione quali adempimenti da ottemperare pena il diniego allo svolgimento dell’evento. Dopo l’ultimo sopralluogo, il giorno prima dell’inizio del festival, è giunta l’agognata autorizzazione. In data 27 luglio dal corpo di polizia Municipale, si inviava una nota alla Prefettura, alla Questura ed al Comando Provinciale dei Carabinieri in cui oltre alla trasmissione dell’autorizzazione si sottolineava che gli unici punti ristoro abili alla somministrazione di alimenti e bevande, erano sei e tutti ad esclusiva gestione dell’Associazione Castellarte. Naturalmente, nell’autorizzazione generale si faceva, fra l’altro, anche menzione al giusto divieto di bevande in vetro. A questo punto gli organi competenti avrebbero dovuto far scattare il controllo in modo da sanzionare tutte quelle attività che esercitavano abusivamente la somministrazione di alimenti e bevande in vetro.
Inoltre, a nostro avviso, il controllo si sarebbe dovuto estendere anche all’esercizio dei parcheggiatori abusivi. Nulla di questo è accaduto.
Ad evento concluso, con aggravi di costi davvero insostenibili per l’Associazione, ci saremmo aspettati che il Comune ed in particolare l’ufficio tecnico provvedessero a mettere in sicurezza tutte quelle emergenze segnalate dalla Commissione e impropriamente e temporaneamente messe in sicurezza dell’Associazione Castellarte. A febbraio 2018, visto l’immobilismo del Comune, l’Associazione ha inviato all’Ente una richiesta di incontro. Agli inizi di aprile, constatato il silenzio assordante dell’Ente, si è provveduto ad un nuovo sollecito. Solo allora ed informalmente, l’Assessore Di Nardo il 17 aprile ha convocato l’Associazione presso la sala consiliare alla presenza anche di alcuni dipendenti del Comune di Mercogliano.
Vista l’impossibilità di prendere decisioni in mancanza di una relazione sullo stato dei luoghi di Capocastello, la riunione veniva aggiornata, come ultima data, il giorno 24 aprile. La richiesta dell’Associazione era un impegno concreto del Comune per la messa in sicurezza del borgo di Capocastello.
Il giorno 24 aprile, anche questa volta in assenza del Sindaco e primo responsabile della sicurezza del paese, ci siamo rivisti alla presenza di un componente della Giunta e di due dipendenti del Comune.
La riunione non ha portato ad alcuna conclusione perché non vi è stata deliberazione in merito alla questione. Anche in questo caso la riunione si è conclusa con un nulla di fatto.
Il 18 maggio, nel corso del Consiglio Comunale, il Sindaco, dopo che un componente della minoranza lo ha interrogato sulla questione Castellarte, ha estratto, in modo strumentale, dal cilindro dell’Estate Mercoglianese diecimila euro da devolvere all’Associazione per l’organizzazione del Festival 2018.
Tale proposta è stata una palese provocazione perché, rendiamo noto al Sindaco, che il Festival Castellarte si organizza almeno otto mesi prima della data prescelta e con una cifra nettamente maggiore di almeno dieci volte in più dell’obolo offerto.
In questa sede, l’Associazione propone al Sindaco ed alla sua maggioranza di utilizzare questa somma per cominciare a mettere in sicurezza il borgo di Capocastello e salvaguardare la vita quotidiana dei cittadini del luogo.
Fin qui i fatti.
L’Associazione Castellarte intende denunciare la mancanza assoluta, da parte dell’Ente Comune negli ultimi venti anni, di politiche culturali e turistiche volte a far rivivere il borgo e la città di Mercogliano e farla tornare ai fasti di un tempo quando era additata come una delle perle dell’Irpinia. Oggi versa in uno stato di degrado che non merita sia per la sua storia che per la dignità dei cittadini che la abitano.
Abbiamo sperato in questi anni che il nostro esempio fosse utile per migliorare la vita della città e ridare slancio ad un territorio che appassiva quotidianamente. Con nostro grande rammarico constatiamo il continuo declino di un borgo storico che diventa sempre più insicuro per gli abitanti del posto, nonostante le buone pratiche dell’Associazione Castellarte.
La nostra decisione di non dare vita al XXV Festival Castellarte non comporta la fine del nostro impegno di Associazione. Continueremo imperterriti la nostra attività anche perché non possiamo disperdere l’energia dei tanti volontari, il grande spirito di aggregazione che vive tra gli associati e desertificare anche l’idea che stare insieme vuol dire impegnarsi per qualcosa che ha a che fare con il bene comune.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti, gli sponsor, i volontari, gli associati, gli abitanti di Capocastello, le associazioni e le tantissime persone che ci sono state vicine. Nonché, la Federazione Nazionale degli Artisti in Strada che, attraverso il suo portale, ha espresso solidarietà e rammarico per la mancata edizione del festival e vicinanza agli associati.
Un ringraziamento particolare, inoltre, agli organi di stampa che in tutti questi anni non hanno fatto mancare la puntuale vicinanza all’Associazione.
Ulteriori ringraziamenti vanno a tutti quei Sindaci della provincia di Avellino che, spontaneamente, hanno espresso solidarietà all’Associazione e si sono resi disponibili ad organizzare l’evento nel proprio comune.