Distretto sanitario, a Telese minoranza preoccupata: Amministrazione inerme

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TELESE TERME – La minoranza consiliare di Telese si dice preoccupata per l’atteggiamento dell’amministrazione in merito al distretto sanitario.

Di seguito, il comunicato diramato dai gruppi Telese Riparte e Telese Bene Comune

“Nel consiglio comunale del 17 ottobre la maggioranza ha respinto la nostra proposta. Volevamo individuare e concertare le azioni più opportune per la ricostituzione di tutte le unità operative del Distretto Sanitario in territorio di Telese Terme, provvisoriamente dislocate nell’ex ospedale di Cerreto Sannita, evitando potenziali effetti risarcitori in capo ai due enti. La necessità nasceva dalla sentenza del TAR che era intervenuta a dichiarare la vigenza e la legittimità urbanistica dell’immobile sito in Telese Terme alla Via Truono. I gruppi di opposizione, inoltre, proponevano di costituire una delegazione guidata dal sindaco e composta da consiglieri i maggioranza e opposizione.

La motivazione del diniego? Semplicemente questa: la maggioranza non può farsi suggerire l’agenda dall’opposizione. Sembra incredibile, ma è così. E meno male che, vista l’importanza del tema, avevamo cercato una preventiva convergenza in conferenza dei capigruppo, richiesta anch’essa da noi avanzata. Spiace dover sottolineare costantemente la mediocrità di un’amministrazione che, non riuscendo a definire una strategia complessiva, si richiude in se stessa e non si accorge di quanto assurde e controproducenti siano, per tutti i cittadini, le loro discutibili scelte.

A circa due mesi dalla sentenza esprimiamo forte preoccupazione. Non sappiamo se e cosa il sindaco abbia sinora realizzato per raggiungere un obiettivo che deve essere condiviso: riportare a Telese il poliambulatorio ed evitare esposizioni finanziarie ai danni delle casse dell’ente.

Ci sembra confermata, infatti, la disponibilità dell’ASL a perfezionare la compravendita dello stabile di contrada Truono, qualora si definisca la vicenda amministrativa tra comune e proprietà. Una eventuale opposizione al Consiglio di Stato, invece, sarebbe un clamoroso autogol e produrrebbe la sicura (e onerosa) richiesta di risarcimento dei danni.

Inutile sottolineare che l’attivazione dei servizi sanitari in quella zona consentirebbe una positiva animazione di tutto il quartiere e avrebbe un effetto benefico per l’intera economia telesina. Qualsiasi atto che ostacolasse ulteriormente la chiusura del contenzioso sarebbe un delitto politico e uno schiaffo a tutta la comunità telesina”.