Sibilia (M5S) contro i primi cittadini altirpini pro eolico: Sindaci di nessuno

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AVELLINO – E’ un Carlo Sibilia scatenato, quello che attraverso la propria pagina Fb ne dice di tutti i colori ai primi cittadini dell’Alta Irpinia.

Il tema, come si legge nella foto in basso, è l’abbandono dei territori, contro il quale, a dire del deputato pentastellato, le fasce tricolore non hanno fatto nulla. Da questo, si passa all’eolico. Nel mirino c’è il sindaco di Lacedonia Mario Rizzi, già in passato protagonista di schermaglie dialettiche con Sibilia. “A Lacedonia e nell’Alta Irpinia produciamo il 6% di tutta l’energia rinnovabile d’Italia, ma i cittadini continuano a pagare la corrente. Senza alcun ristoro, senza speranza. E allora cosa avete fatto per loro? La storia e i fatti vi giudicano. Siano maledetti i politici arrendevoli che hanno protetto il sistema e hanno distrutto le comunità locali”, è la conclusione del messaggio.

In un comunicato, invece, Sibilia si schiera apertamente dalla parte del coordinamento dei comitati dell’Alta Irpinia.

“Il tempo delle chiacchiere è finito. I sindaci amichetti della D’Amelio, se non ricevono adeguati ristori, dovrebbero strappare le carte o dimettersi perché hanno firmato convenzioni a perdere e contro i propri cittadini”.

Nel mirino del deputato del M5S Carlo Sibilia finisce ancora una volta il Partito democratico e i suoi sindaci, sulla questione riguardante la proliferazione dell’eolico in Alta Irpinia. Era già successo durante l’assemblea di Aquilonia, sabato scorso, e ha nuovamente lanciato strali con i democratici, definiti “incoerenti tra ciò che votano a Roma e ciò che fanno ad Avellino”.

Sibilia si è detto concorde con le richieste dei comitati: “Quella di ottenere la dichiarazione di notevole interesse pubblico per il paesaggio rurale dell’Alta Irpinia minacciata da nuovi insediamenti di pale eoliche, così come chiesto dai comitati locali, è una proposta che sposo in pieno e che, quando arriverà a Roma, presso il Ministero dei beni culturali, avrà il contributo del Movimento 5 Stelle”, è la sua posizione.

Carlo Sibilia ad Aquilonia
Carlo Sibilia ad Aquilonia

Come detto, è diretto l’attacco scagliato contro il Partito democratico. “Quella parte della nostra provincia racchiude in sé un tesoro che non può essere sacrificato sull’altare del dio danaro da parte di una classe politica che a Roma vota i provvedimenti in un modo e ad Avellino si erge a paladino del territorio. Le comunità – afferma Sibilia – non devono più fidarsi di chi ha la faccia di bronzo di approvare in Parlamento lo Sblocca Italia, che velocizza la concessione dei permessi per l’installazione di nuovi campi eolici”. L’accusa, proprio come ad Aquilonia, è netta: “Siamo di fronte a comportamenti incoerenti che potrebbero nascondere, in realtà, la volontà di svendere l’Irpinia in maniera consapevole”.

“E poi non dimentichiamo – aggiunge – che dietro l’affaire eolico selvaggio c’è il concreto rischio di infiltrazioni criminali, che va eliminato alla radice. Nel 2009 l’Irpinia è stata teatro dell’operazione ‘Via col vento’, che ha portato all’arresto di Vito Nicastri, che secondo la Direzione distrettuale Antimafia era prestanome di Matteo Messina Denaro, a cui furono confiscati beni per oltre un miliardo. Bisogna bloccare gli iter procedurali in corso. Per questo – incalza Sibilia, sostenendo la posizione dei comitati –, ben venga la moratoria in attesa dell’approvazione di un piano energetico regionale”.

Il tema delle compensazioni in favore di popolazioni e territori è al centro del dibattito sull’eolico. “Va trovato il giusto ristoro per i territori sfruttati e depredati dalle multinazionali del vento”, afferma Sibilia a tal proposito. “In una zona che produce energia elettrica da rendere autosufficiente tutta la provincia di Avellino, le famiglie e le imprese non dovrebbero pagare le bollette. E questo magari potrebbe rappresentare una sorta di incentivo ad investire in loco da parte di nuove aziende”.

Carlo Sibilia Vs sindaci