False operazioni oncologiche, la Procura chiede otto anni per Iannace

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AVELLINO – C’è anche Carlo Iannace tra i destinatari delle nove rischieste di condanna avanzate dalla Procura di Avellino nell’arringa finale del processo Welfare. 

I sostituti Maria teresa Venezia e Robert Patscot, assistiti in udienza dal capo della procura, Rosario Cantelmo, hanno avanzato richiesta di condanna a otto anni per il dottor Iannace, ex direttore della Breast Unit della Città Ospedaliera e oggi candidato nella lista Per De Luca Presidente (nella foto, Iannace e De Luca). Stessa pena (otto anni di reclusione) è stata richiesta per Francesco Caracciolo, ex primario di Chirurgia del Moscati. L’accusa ha sempre sostenuto che al Moscati venissero effettuati finti interventi di natura oncologica che per gli inquirenti servivano a giustificare interventi di natura estetica.

Patscot e la Venezia hanno poi avanzato richiesta di condanna per Angelo Bruno (2 anni), dipendente amministrativo della Città Ospedaliera, Riccardo De Maio, caposala d Chirurgia generale 2. Sei mesi sono stati richiesti invece per le infermiere Rita Melillo, Emanuela Zanetti, Julia Jakubiec, Maria teresa Guarino e Francesca Pagliarulo. 

Iannace non fermerà la campagna elettorale, che lo vede impegnato oggi a Volturara e Montella. Ribadisce di avere “piena fiducia nell’operato dei magistrati. Sono tranquillo come uomo e come professionista, avendo sempre operato nell’interesse esclusivo dei pazienti e dell’azienda ospedaliera”.