Gallicchio: Irpinia, da provincia virtuosa a terra di conquista

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AVELLINO – “Il timoniere della Regione Campania ha portato l’Irpinia sugli scogli. Abbiamo l’obbligo morale e politico di ricostruire un argine che metta in sicurezza l’esistenza delle nostre comunità”.

Pasquale Gallicchio, dirigente provinciale del Pd e consigliere comunale di Bisaccia, interviene di nuovo, e ancora una volta duramente, per stigmatizzare la scarsa attenzione che le istituzioni danno alle zone interne della Campania. Gallicchio definisce “famelico” il camportamento dell’ente regionale, “i cui atti condizioneranno il futuro della nostra terra per i prossimi vent’anni”. Il consigliere bisaccese mette sul tappeto qualche dato: “Pensate alla produzione di energia da fonti rinnovabili. 659 milioni di Kwh in Irpinia, pari al 44% dell’intero fabbisogno provinciale. Un proliferare soprattutto di pale eoliche, tanto da programmare un distretto energetico mai fatto decollare dalla Regione Campania e con abbattimenti dei costi dell’energia per imprese e abitanti mai affrontato. Una produzione che da noi è cresciuta del 7,8% mentre in Campania si è assistito ad una flessione del 2,7%”.

Numeri che dovrebbero favorire il territorio, ma che invece lo svantaggia: proprio in Irpinia è prevista la costruzione di elettrodotti, che arrecheranno grave danno ambientale e di salute pubblica, per portare via da qui l’energia che qui verrà prodotta. Gallicchio parla poi della scelta del governo centrale, “non certo ostacolata dalla Regione, di avviare trivellazioni in questa zona alla ricerca di petrolio”. Anche il versante rifiuti è chiamato in causa: “La raccolta differenziata in provincia di Avellino raggiunge la media del 50% con la media campana al 32,7% con solo Salerno al 55%”. E, per restare nella stretta attualità, il tema delle acque: “Sorgente Sanità a Caposele: 4mila litri al secondo. Le sorgenti di Cassano Irpino: tra i 2500 e 4mila litri al secondo. Molta acqua di queste sorgenti viene utilizzata dall’Acquedotto pugliese e dalla Basilicata. Le sorgenti di Serino sono utilizzate da Napoli e quelle di Calabritto e Senerchia vanno verso il Cilento. A tutto ciò si aggiungono la diga di Conza della Campania con una capienza di 60milioni di metri cubi di acqua alimentata dall’Ofanto e la diga di San Pietro tra Monteverde e Aquilonia alimentata dal fiume Osento”.

Comparto Sanità, ambito sul quale da sempre Gallicchio ha posto la propria attenzione: dirottamento dei fondi risparmiati dalla Asl di Avellino (l’unica della regione a chiudere in attivo per due anni), invece di permetterne l’utilizzo sul territorio. “Alla nostra Irpinia – conclude Gallicchio – non servono più medicamenti che attenuino il dolore senza cancellare la malattia”.