Il sindaco Carratù interviene sulle vasche di laminazione che l’amministrazione di Montoro Inf. vuole costruire

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MONTORO INFERIORE – Sulle vasche di laminazione che l’amministrazione comunale di Montoro Inferiore vuole costruire, interviene il sindaco Carratù che dice:

“Non stiamo lasciando nulla di intentato: il progetto per la realizzazione della vasca di laminazione alla frazione San Bartolomeo resta una delle priorità dell’Amministrazione di Montoro Inferiore che sta operando, su indirizzo del Consiglio Comunale, per contrastare, con ogni mezzo, la realizzazione dell’invaso sul territorio comunale. Noi amiamo il nostro territorio. Questo è un punto fermo. Non abbiamo bisogno e non desideriamo barattare con Arcadis e con la Regione Campania, la costruzione di una pista da jogging o di un campetto di calcetto per compensare il grave ed irreversibile danno ambientale che verrebbe arrecato da questa vasca. L’invaso di laminazione che rientra nel “Grande Progetto di Completamento, di riqualificazione e recupero del fiume Sarno” è un’opera che viene calata dall’alto e per la quale non sono state minimamente coinvolte né le amministrazioni comunali né le comunità. In tutti i comuni in cui sono previsti gli interventi sussistono forti dubbi sulla valenza del progetto che prevede solo delle opere volta alla “mitigazione” del rischio idraulico che esauriscono il loro funzione a pochi metri dalle aree in cui sono previste le colate di cemento; la vasca progettata per Montoro Inferiore e quella già realizzata ad Acigliano esauiriranno il loro effetto appena qualche chilometro a valle ovvero in località Sant’Angelo di Mercato S. Severino. E’ evidente, poi, come questo progetto sia una offesa ai principi di partecipazione, di efficienza e di tutela dell’ambiente, elementi imprescindibili quando ci si occupa di una comunità e dell’ambiente in cui essa vive. E’ al principio di efficienza, infatti, che si dovrebbe ispirare l’attività amministrativa di qualsiasi Ente pubblico, avendo ben chiaro che l’obiettivo è la scelta di una soluzione con il miglior rapporto tra risultati ottenuti e risorse (anche finanziarie) impiegate; tutto ciò, naturalmente, rispettando il principio di partecipazione, attualmente disatteso, in quanto la realizzazione di un intervento di tale proporzioni richiede necessariamente un coinvolgimento di tutti i potenziali portatori di interesse, sia pubblici che privati. Non da ultimo, poi, vi è l’aspetto della tutela ambientale perché il progetto, interessando un’area di grande pregio “agricolo produttivo”, determina uno spreco di suolo di grande qualità e si pone in palese contrasto con leggi regionali in materia di tutela ambientale-paesaggistica, oltre a mettere in crisi l’ecosistema dell’area. Nel progetto vengono poi trascurati aspetti relativi alla gestione ordinaria e straordinaria delle vasche (un esempio la vasca di Acigliano a Mercato San Severino) e non viene fatto cenno che l’area di realizzazione della vasca potrebbe essere fortemente interessata da fattori critici causati dagli sversamenti all’interno del Solofrana condizione, questa, che da sola richiederebbe, prima di qualsiasi altro intervento strutturale, l’elaborazione di un piano straordinario di riqualificazione ambientale per il risanamento concreto e duraturo del territorio. Dagli studi di sostenibilità ambientale appare chiaro, infine, che il progetto prevede, in realtà, interventi finalizzati alla “sola” riduzione del rischio idraulico sull’asta del torrente Solofrana, trascurando tutti i problemi sul territorio di Montoro, più volte denunciati, e che dovrebbero riguardare la rifunzionalizzazione dell’ampio e diffuso reticolo di canali compromesso dalle ultime vicende alluvionali dell’aprile 2013 che hanno interessato il Comune di Forino. Non ci lascieremo trascinare nelle polemiche poste in essere da parte di chi continua a fare i passi del gambero, o di chi vorrebbe suggerire il coinvolgimento di professionisti che per lunghi anni hanno ricoperto incarichi di alta responsabilità in Autorità regionali e che oggi invece vengono chiamati a risolvere i problemi delle comunità, dopo aver condiviso ed approvato gli stessi progetti che adesso sono contestati dalle popolazioni. L’Amministrazione Comunale continuerà la sua opera intraprendendo tutte le strade possibili per evitare questo scempio ambientale, richiedendo l’intervento di tutti gli enti istituzionali deputati a tutelare l’ambiente. Nella settimana scorsa è stato inviato l’intero fascicolo con le osservazioni del Consiglio Comunale di Montoro Inferiore al Ministro dell’Ambiente Agricoltura e Foreste, al Prefetto di Avellino ed alla deputazione parlamentare di tutta la provincia di Avellino sperando che questi soggetti istituzionali svolgano fino in fondo il proprio ruolo. Noi non ci fermiamo!”.