Ingroia: “Gli elettori non hanno percepito Rivoluzione Civile come soggetto nuovo”

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BENEVENTO – Da Aosta di nuovo al Sud. Questa volta a Benevento, godendo delle ferie appena incassate dal Tribunale valdostano. Antonio Ingroia, stamattina, ha varcato le porte dell’Unisannio, presentando nella facoltà di Scienze economiche e aziendali, “Io So”, sua ultima fatica letteraria. Magistratura, politica e lotta alla mafia. Lex leader di Rivoluzione Civile ha parlato a lungo davanti agli studenti sanniti, insistendo soprattutto sulla lotta alla criminalità organizzata.

 “La magistratura di oggi” -ha affermato-“è arrivata ad una soglia di attenzione più alta per la mafia, perché è cresciuta in Italia la voglia di verità. Non è merito dei singoli professionisti, ma della collettività.” Dunque non è vero che la mafia è l’anti-Stato, la verità è che lo stato non è mai esistito senza la mafia.” E soprattutto-ha poi aggiunto- “non è esclusivamente un fenomeno meridionale.”

Dalle aule universitarie a Palazzo Mosti. Il magistrato siciliano, nel pomeriggio ha lasciato gli studenti per la sala consiliare del comune beneventano, invitato a pesentare il  nuovo movimento “Azione Civile.”

“ll risultato di Rivoluzione civile alle elezioni di febbraio” -ha spiegato rispondendo ai cronisti assiepati lungo Corso Garibaldi- “è stato deludente e inadeguato perché l’elettorato ha percepito la lista come un “cartello elettorale di partiti” e non come un soggetto nuovo. Di qui la decisione di ripartire con un “movimento civico puro, senza partiti.”