Oggi è la giornata mondiale contro la violenza di genere.
In Irpinia , negli ultimi 11 mesi , si sono verificati: 54 arresti, di cui 28 per maltrattamenti in famiglia, 18 per atti persecutori e 8 per violenza sessuale, 159 denunce per maltrattamenti in famiglia, 157 per atti persecutori e 12 per violenza sessuale.
Questa grave tipologia di reato ha assunto nel corso degli anni una valenza sempre maggiore e oggi purtroppo è più che mai drammatica, caratterizzata da una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Non conosce differenze geografiche o culturali ed è diffusa a tutte le latitudini e in qualsiasi ambito socio-culturale.
L’invito del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino è sempre quello di trovare il coraggio di denunciare e segnalare: il “ciclo della violenza” conduce al progressivo isolamento della vittima che pensa di vivere una anomala situazione di disagio, di cui, a volte, si sente addirittura responsabile. Un breve vademecum, può fornire dei suggerimenti utili:
– non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un soggetto violento e non lasciarsi influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;
– in caso di ferite o lividi andare quanto prima al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiarare la verità;
– chiamare appena possibile il “112”, Numero Unico Europeo per le Emergenze;
– rivolgersi ad appositi centri che possono dare consulenze legali, bancarie e psicologiche gratuite o contattare telefonicamente il servizio “1522” (gratuito e attivo 24h su 24), i cui operatori forniscono alle vittime -assicurando loro l’anonimato- un sostegno psicologico e legale nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui potersi rivolgere.
La comunicazione e la sensibilizzazione sul problema rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza.
Presso la Caserma “Litto”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, è attiva l’“Aula protetta”, ove donne, minori e tutte le vittime di situazioni di violenza di genere vengono aiutate a riconquistare la dignità e la serenità perdute, denunciando i loro aguzzini.
Tutto ciò, al fine di raccogliere, le denunce di minori e/o di donne vittime di reati violenti o contro la famiglia. Lo spazio dedicato è anche idoneo ad accogliere i figli minori delle donne vittime delle violenze, che così potranno stare vicini alle loro mamme in questi momenti difficili.