Irpinia, i falò in onore di Sant’Antonio Abate

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Irpinia, giovedì 17 gennaio in occasione di Sant’Antonio Abate i tradizionali falò che segnano l’inizio della stagione del Carnevale

L’Unpli Provinciale di Avellino, nell’ambito della promozione culturale dell’Irpinia, oggi ha presentato le prossime manifestazioni che si svolgeranno a Nusco, Quindici, Caliano di Montoro e Teora e l’elenco dei falò in diversi paesi irpini in onore della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, detta ‘A Festa di Sant’Antuono.

IrpiniaL’Irpinia si conferma terra ricca di eccellenze culturali che si tramandano di generazione in generazione. Tra queste la tradizione dei falò, antico rito propriziatorio, legato a questa ricorrenza, una delle rappresentazioni iconografiche di Sant’Antonio Abate più ricorrente è infatti con una fiamma che arde: il fuoco purificatore ricorda come questo Santo sia considerato anche il vincitore del male, colui che sconfisse il diavolo.

Ogni paese conserva in dialetto il nome del falò. Si assiste in tal modo alla ricca diversità del nome  che varia di paese in paese e il falò a seconda della zona viene chiamato in tanti modi: Focarone,  Focaraccio, Fuochi,  Lu Faon,  Focalenzia,   Lu’ Faone, Lu Fao’ Ru, Fafaglione,  Le Vampalorie, Vegne, Vampeleria,  A Lumanera, Lu Pagliar’, Ru Fuoco, Allavorati, Li Fafagliuni, De Lo Fuoco , Lumaneria, Catuozzi, Fucarone,  Fuochi, Lu Fuoc, Focarazzo, Fucarone, Focarone, i Fucaruni,  R’ fuoc r’, Lu fao’ru .

Sant’Antonio Abate è il Santo che, soprattutto in passato, è  festeggiato in Irpinia e in tutta Italia per la benedizione degli animali e l’accensione dei falò.

Intorno ai falò si ritrova la Comunità che in modo spontaneo si attiva per la raccolta e la sistemazione della legna, per partecipare alla Messa o alla processione, per l’accensione del fuoco all’orario convenzionale di solito dopo la funzione religiosa, per riscaldarsi dal freddo, arrostire le salsicce, cuocere le patate sotto la cenere, bere un bicchiere di vino genuino, ascoltare musica, per stare insieme spensierata tra una battuta, un racconto e un altro.

Ognuno partecipa come può.  In alcuni paesi intorno ai falò si sono organizzati dei veri e propri eventi con il richiamo di migliaia di visitatori che provengono anche da fuori regione tra cui Nusco, Teora, Quindici e Caliano di Montoro.  Il 17 gennaio  “Sant’Antuono Maschera e Suono”  segna l’inizio ufficiale del Carnevale in Irpinia e in Italia.