Più sportivi e sbarazzini. Ecco la moda per il 2013 | di Elena Montaldi

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Un classico tubino nero, una pashmina colorata da sfoggiare in più occasioni e accessori etnici: sono questi gli abiti e gli accessori must-have del 2013. Partiamo da alcuni capi che non possono mancare nel guardaroba di ogni donna, come una comoda polo nera che può essere indossata per rendere più casual un completo oppure per una passeggiata con le amiche. Un utilizzo altrettanto versatile è consigliabile per una camicia in denim, uno dei capi che contribuisce a rendere più sportivo e sbarazzino il vostro look.

Immancabile, nel guardaroba di ogni donna, un abito nero semplice: si tratta di un capo perfetto per diverse occasioni d’uso, dalla cena più formale all’aperitivo in centro.

 

Per un look più mascolino, indispensabili un paio di pantaloni eleganti più stretti alla caviglia, spesso abbinati ad un body e scarpe basse, come ad esempio le ballerine, che trovi anche qui, oppure sandali con le stringhe prese in prestito dal guardaroba maschile.

Sul versante dei capi a spalla, è molto gettonata la giacca di pelle da biker che si presta sia a “spezzare” un look troppo serioso oppure per regalarsi un aspetto “da dura”. Per le serate in discoteca, è perfetto un top di paillettes o in tessuto metallico (color oro oppure color argento), con lo scollo all’americana o senza spalline per mettere in evidenza la schiena, da indossare in abbinamento a un jeans attillato o a una semplice minigonna.

Tra gli accessori di tendenza del 2013 è impossibile dimenticare una pashmina colorata e una collana etnica. La pashmina si presta a diverse occasioni d’uso: indossarla al collo protegge dagli sbalzi di temperatura e conferisce un look più allegro, ma è possibile anche appoggiarla sulle spalle all’ora di cena. Allo stesso modo, anche la collana etnica può servire a rendere più elegante un look sobrio: basta indossarla su una camicia dal collo aperto o con un abito dalla scollatura più profonda per dare al proprio outfit un tocco di originalità e sensualità.

Elena Montaldi