Primarie Pd, trionfa De Luca: Sarà rivoluzione democratica

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NAPOLI – De Luca sarà il prossimo candidato del Partito Democratico.

Il capitolo delle primarie si chiude definitivamente con il trionfo di De Luca. L’ex sindaco di Salerno ha ottenuto circa 78mila voti a fronte dei 66mila ottenuti da Cozzolino. Molto staccato il candidato socialista Di Lello. 

Appena arrivato alla sede di Napoli De Luca ha dichiarato: “È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica. È stato un voto libero – ha detto De Luca a Napoli – si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso”. Aggiungendo: “Vorrei ringraziare la segreteria regionale e nazionale che hanno dato fiducia ai campani con un momento di grande partecipazione. Abbiamo ripristinato l’onore del partito campano. Grazie anche a Di Lello e Cozzolino. Si chiude una fase e si apre la stagione dell’unità e della responsabilità. Ma la campagna elettorale comincia adesso”.

Vittoria tutt’altro che scontata quella di De Luca. In effetti i “rapporti di forza” sembravano pendere dalla parte di Cozzolino. Con l’eurodeputato buona parte del gruppo dirigente, un importante radicamento sul territorio, il sostegno dei “bassoliniani”. Inoltre, cosa non di poco conto, Cozzolino è napoletano ed il peso specifico del voto di Napoli è sempre determinante.

De Luca, a nostro giudizio, è riuscito a spuntarla perchè ha avuto la capacità di porsi come il candidato più lontano da quelle logiche che avevano determinato il “percorso accidentato” del partito democratico negli ultimi mesi.

Come scrive in maniera esemplare Marco Demarco sul Corriere del Mezzogiorno: “De Luca ha vinto trasformando i propri handicap in opportunità. La sua proverbiale antinapoletanità, la sua antica rivalità con Bassolino, e il suo carattere tracimante al limite dell’arroganza, lo hanno posto fuori da una triplice continuità: contro l’attuale linea amministrativa di Caldoro, a suo avviso simile più a un amministratore di condominio che a un politico capace di visioni; contro la precedente giunta bassoliniana, rea di aver sprecato risorse a vantaggio di Napoli senza aver creare sviluppo né in città né in regione; e contro le scelte nazionali di Renzi e del partito”.

Resta il fatto che la Regione Campania si troverà ad avere gli stessi candidati alla presidenza, almeno per quel che riguarda i partiti maggiori, delle elezioni del 2010: da una parte Caldoro, dall’altra De Luca. Nel 2010 fu Caldoro a spuntarla.

Stavolta non sappiamo chi risulterà vincitore, sappiamo però con certezza che in Regione Campania il tema di un rinnovamento politico e generazionale della classe dirigente è sostanzialmente inesistente.