SANTA CROCE DEL SANNIO – Non accenna a placarsi a Santa Croce del Sannio la protesta contro quella che viene definita “la speculazione eolica”.
Al presidio permanente dei movimenti che si oppongono all’insediamento lungo il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela si unisce ora la voce delle istituzioni, che scende in piazza giovedì 13 ottobre alle 9. “Il territorio è nostro, no alle speculazioni”, è il titolo della giornata, mentre il sottotitolo è: “Salvaguardiamo il nostro paesaggio, tuteliamo il nostro patrimonio storico, culturale ed archeologico, difendiamo la nostra terra”. Ad organizzarla è il Comune di Santa Croce insieme alle principali associazioni di categoria, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, con la partecipazione della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro.
“Obiettivo dell’iniziativa – spiega il sindaco Antonio Di Maria, che è anche presidente della C.M. Titerno e Alto Tammaro – è dare un segnale forte alle istituzioni affinché si tenga alta l’attenzione sulle vocazioni delle nostre terre. Auspico una presenza forte di cittadini, agricoltori e organi di informazione”. Presente anche il consigliere regionale Carlo Iannace, che nell’aprile scorso fu promotore della moratoria di sei mesi contro l’eolico e che da Lacedonia, nel consiglio comunale congiunto del 18 settembre scorso, auspicò l’unione delle istanze tra movimenti sanniti e movimenti irpini.