Santa Paolina: revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

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Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Santa Paolina. Lo scorso 15 settembre, nel piccolo centro irpino, ha avuto luogo un Consiglio Comunale convocato in seduta straordinaria per discutere della revoca della cittadinanza onoraria al Duce del Fascismo.

Tutto è iniziato a seguito della segnalazione di uno storico locale che ha rintracciato due delibere del 1924 di cui si erano perse finora completamente le tracce: con una si conferiva il riconoscimento e con l’altra si destinavano i fondi per l’acquisto della pergamena necessaria per redigere il documento onorifico.santa paolina

La scoperta degli atti è stata portata a conoscenza dell’attuale coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Raffaele Aurisicchio, il quale ha invitato il sindaco di Santa Paolina, la dott.ssa Angelina Spiniello, ad avviare una seria e ponderata riflessione istituzionale in merito.

Così, dopo ben 94 anni, l’amministrazione comunale ha deciso che Mussolini non sarà più cittadino onorario del paese irpino famoso per il Greco di Tufo DOCG e per la lavorazione del tombolo. É evidente che una decisione del genere non può avere effetti diversi da quelli meramente ideali e simbolici.

Non sono mancate prese di posizione alquanto critiche verso il provvedimento di revoca, come quella assunta da Francesco D’Ercole, già assessore regionale della Regione Campania, che in un post sul suo profilo Facebook ha affermato: “la storia non si cancella con una delibera. Astenendomi da qualsiasi giudizio sul personaggio, ritengo che l’atto con cui il comune di Santa Paolina conferiva la cittadinanza onoraria a Mussolini appartiene alla storia di quel paese e non sarà certo una delibera di Consiglio comunale adottata 94 anni dopo a cancellarne gli effetti. La vita di un paese, grande o piccolo che sia, si sviluppa nel contesto temporale in cui i fatti si svolgono e nessun atto successivo può modificarne il corso“.