Lavoratori privi di regolare assunzione, violazioni in materia ambientale ed omissioni in materia di sicurezza sul lavoro: questo è lo scenario emerso da una serie di controlli effettuati presso alcuni opifici dai Carabinieri della Stazione di Solofra, che hanno operato in sinergia con i colleghi della Stazione Forestale di Forino e Serino, con militari specializzati del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno nonché con personale dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ARPAC di Avellino.
L’operazione è stata condotta nell’ambito di un controllo ad ampio raggio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzato alla tutela della legalità nella sempre delicata materia ambientale e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
All’esito delle verifiche è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino a carico di sette imprenditori conciari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di violazioni della normativa in materia ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
In particolare veniva accertato:
- lo smaltimento o il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, in assenza di autorizzazione;
- l’illecita immissione di scarichi di acque reflue industriali nella rete fognaria pubblica;
- l’attività di stoccaggio di rifiuti in assenza di autorizzazione e con superamento del limite quantitativo e temporale;
- la sussistenza di locali privi di adeguata pavimentazione per la sicurezza degli operai;
- la presenza di lavoratori non sottoposti a visita medica preventiva prima di essere adibiti a mansioni che comportano l’esposizione ad agenti chimici pericolosi per la propria salute.
All’esito delle ispezioni è stato anche adottato un provvedimento di sospensione di un’attività imprenditoriale in quanto alcuni lavoratori operavano in assenza di regolare assunzione in misura superiore alla soglia del 20% del totale delle rispettive maestranze fissata dalla normativa vigente: su 13 dipendenti ben 9 risultavano in nero.