Stato-Regioni, 800 mln in due anni per eolico e biomasse: l’Alta Irpinia rischia ancora

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ROMA – Tutto come previsto. La Conferenza unificata Stato-Regioni, tenuta ieri, ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto sugli incentivi alle rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico.

Un parere che prevede l’attribuzione, tramite asta pubblica, di circa 400 milioni all’anno per due anni (il 2015 e il 2016) di euro per eolico, biomasse, bioliquidi sostenibili e solare termodinamico.

Una mossa che, in buona sostanza, sblocca la realizzazione di numerosi parchi eolici che già avevano ottenuto l’autorizzazione regionale ma che attendevano soltanto le nuove aste. Ma una mossa che lancia ovviamente l’allarme in Alta Irpinia, vero obiettivo delle società eoliche.

In questo modo si andrebbe a svuotare completamente di significato la richiesta alla Regione Campania di una moratoria sull’eolico, richiesta contenuta nella delibera votata all’unanimità lo scorso 28 ottobre durante il consiglio comunale congiunto tenuto a Bisaccia. Su questa linea si assesta infatti il sindaco di Calitri, Michele Di Maio, che all’interno delle fasce tricolore ha un po’ smosso le acque sulla tematica relativa all’eolico.

“Certamente questo provvedimento vanifica tutto l’iter che faticosamente abbiamo provato a mettere in campo”, afferma Di Maio. “Domani chiederemo conto di questa novità al governatore Vincenzo De Luca, che dovrebbe essere presente al convegno inaugurale della Sagra della Castagna IGP, a Montella”.

Il parere delle Regioni non è vincolante. Il provvedimento deve essere sottoposto al parere della Commissione europea, che ne decreterà l’eventuale via libero definitivo. Il decreto dovrà entrare in vigore entro fine gennaio 2016: a quella data, infatti, il contatore sfonderà la soglia, e gli incentivi verranno sospesi.