Summonte, alla scoperta del borgo

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Summonte per venerdì 7 settembre propone una giornata alla scoperta del borgo

Il Comune di Summonte promuove per  venerdì 7 settembre Borgo in viaggio.….”una giornata alla scoperta della storia, del paesaggio e dell’arte di uno dei borghi più belli d’Italia.

L’evento è promosso e sostenuto dalla Regione Campania a cura delle Scabec e rientra nelle attività di valorizzazione del territorio programmate, infatti, dalla Regione Campania tra gli appuntamenti della rassegna OpenArt.

Cuore dell’evento sarà il borgo, con la maestosa Torre Angioina e il complesso dei Castelli dove avrà luogo una rivisitazione storico-medioevale e dove ha sede il Museo Civico di Summonte.

Alle 16.00 inizieranno dalla Torre Angioina le visite guidate gratuite che interesseranno la Torre, il Museo e la Chiesa di San Nicola e alle 17.00 ci sarà l’apertura degli stand artigianali degli antichi mestieri medievali lungo le vie del Borgo.

Alle 18 la tavola rotonda “Borghi in viaggio…promozione e territori” confronto a piazza De Vito tra i Sindaci del Club dei “Borghi più belli d’Italia”, il Sindaco di Summonte Pasquale Giuditta, il Sindaco di Alba Maurizio Marello, il Sindaco di Furore Raffaele Ferraioli, il Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, con il vicepresidente della Regione Campania On. Buonavitacola, il dott. Matteo Piantedosi, il Direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, il Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e le conclusioni saranno affidate al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Modera l’incontro il giornalista RAI Antonio Caggiano.

Alle ore 19 sfilata in costumi medievali con rievocazione storica e animazione territoriale; infine, alle ore 20, sulle mura della Torre Angioina verrà proiettato uno straordinario mapping tridimensionale che racconterà la storia di quello che fu il feudo della famiglia Malerba.

Per partecipare alle visite guidate è consigliabile prenotarsi allo 0825/691191 attendendo la voce Infopoint. 

Sarà possibile inoltre usufruire di un parcheggio gratuito in località Cappelle in via Borgonuovo, davanti l’ex scuola alberghiera.

Per maggiori informazioni sull’evento è possibile visitare la pagina Facebook di Scabec e il sito www.scabec.it

IL BORGO

L’area dei Castelli di Summonte risale alla fine del XIII secolo, quando la collina fu occupata da un doppio recinto difensivo che inglobava un accampamento del quale oggi resta la Torre. Il recente restauro ne ha interamente recuperato la struttura muraria, riproponendo materiali e tecniche preesistenti. La Torre è costituita da cinque livelli: la cisterna utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana; il piano soprastante ad essa collegato mediante un pozzo, destinato alla conservazione delle provviste; il secondo piano che presenta come finestra una sorta di monofora, ossia una sola apertura sormontata da arco policentrico; il terzo piano, con sei monofore e infine la terrazza da cui è possibile ammirare uno dei panorami più suggestivi dell’intera provincia.

Il Museo Civico conserva reperti archeologici che testimoniano una frequentazione ininterrotta del sito dall’età medievale all’età moderna. Tra le ceramiche si trovano due interessanti esemplari di lucerne a vaschetta in invetriata verde risalenti al XIII-XIV secolo, accanto a ceramiche di impasto grezzo, prevalentemente destinate alla cottura e alla preparazione dei cibi, tra cui una brocca con decorazione ad onda incisa sulla pancia e sul collo (XII secolo). La frequentazione del sito ancora in età moderna è testimoniata da un frammento di piatto in ceramica graffita, risalente al XVI secolo, e da alcune brocche in maiolica sia monocroma bianca sia policroma, del XVII secolo. Infine, sono esposti alcuni materiali rinvenuti presso una piccola chiesa dedicata a San Vito, di pertinenza del castello e di cui tuttavia oggi non vi sono più tracce. Tra i reperti vi sono alcune fibbie in ferro e in bronzo, un gancio e una serie vaghi in osso.

Nelle sale del corpo di guardia è allestita la collezione permanente “Submontis Medievalia”, costituita da una serie di riproduzioni di armamenti generalmente utilizzati dalle guarnigioni militari tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. L’esposizione presenta una serie di arnesi legati ai momenti trascorsi dai soldati durante i turni di guardia, dal gioco della “tria” alle armi necessarie per la difesa del fortilizio, come coltelli da guerra e falcioni, alabarde, celate da fante, testiera da cavallo e spadoni.