Teatro, teoria politica, inglese, filosofia il “Maffucci” di Calitri apre quando la scuola chiude

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CALITRI – Non soltanto Scuol Viva: l’anno scolastico è appena cominciato e già si respira un clima fervido al “Maffucci” di Calitri.

Le iniziative culturali a cui si sta lavorando si innestano nel solco di una tradizione consolidata che rende la scuola un presidio (forse l’unico) di resistenza alla desertificazione politica, economica ed umana. In tale contesto l’Istituto Maffucci si è distinto, e continua a farlo, per aver inaugurato una vita scolastica fatta di attività didattica classica e di attività culturali, altrettanto formative, finalizzate, tra l’altro, a costruire un legame necessario tra scuola e territorio.

Una scuola che, dunque, continua anche dopo la fine delle lezioni. Per esempio il laboratorio teatrale, curato dalle prof.sse Rosa Galgano e Fabiana Di Cecca, partecipa, già da due anni, attivamente e con brillanti risultati alla settimana dello “Sponz Fest”. O, ancora, l’alternanza scuola-lavoro inaugurata lo scorso anno scolastico ha visto alunni e docenti impegnati sui “cantieri” a scuola già finita. Quest’ anno l’istituto non vuole essere da meno, anzi gli obiettivi prefissati sono ancora più ambiziosi. E lo erano già prima di sapere di aver ottenuto il secondo posto per la partecipazione al bando “Scuola viva” (leggi qui e qui).

Due i progetti, in particolare, cui si sta attualmente lavorando: “Sapere aude! Scuola di teoria politica” e “Lo strappo nel cielo di carta”. Il primo, curato dal prof. Maurizio Cianci e dalla prof.ssa Marialuisa Giannone, prevede una serie di lezioni-seminario con la partecipazione di docenti universitari di chiara fama, quali Stefano Petrucciani, ordinario di filosofia politica all’Università La Sapienza di Roma, e Diego Giannone, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Seconda università di Napoli.

Ogni docente sceglierà un tema da discutere con i partecipanti così da stimolare lo sviluppo del pensiero critico. L’obiettivo principale è quello di rendere i ragazzi consapevoli del mondo in cui vivono, offrendo loro il maggior numero di strumenti possibili per poter leggere ed analizzare la realtà, con gli occhiali della teoria politica.

Il secondo progetto nasce da un dibattito culturale alquanto acceso sulle cosiddette due culture, quella umanistica e quella scientifica. L’idea è quella di coinvolgere gli studenti in una riflessione sul rapporto tra questi due ambiti, spesso erroneamente considerati divisi, per evidenziarne legami e reciproche necessità. La parte umanistica sarà curata dal prof. Cianci e dalla prof.ssa Giannone, la parte scientifica dal prof. Rocco Di Napoli.

Inoltre, gli alunni saranno guidati dalla prof.ssa Concetta Cerreta, in quanto dovranno produrre saggi brevi in lingua inglese. Per la giornata conclusiva è prevista una conferenza con la partecipazione del filosofo ed epistemologo Giulio Giorello e di altri luminari di ambito filosofico-scientifico.

Insomma, la comunità del Maffucci sembra aver capito che la scuola è tale se contribuisce in modo globale, e non solo settoriale, alla formazione della persona e del cittadino.