Un Natale che resti sempre con noi

371

 

natale2kf4

Un nuovo anno volge al termine e con la cadenza costante di un orologio, ecco che un nuovo Natale è alle porte, ne respiriamo l’aria.

Nonostante l’albero di Natale e il presepe, le melodie natalizie che risuonano nel traffico e un tocco di rosso in casa, tuttavia, non è difficile supporre che, anche questo, tra crisi economica e tasse non sarà un buon Natale. O almeno, non lo sarà per tanti Irpini e Sanniti. Per coloro, ad esempio, che sono poveri, per quelli che sono a letto malati, per quelli che hanno perso il lavoro. Così come per coloro che un lavoro non ce l’hanno mai avuto e stanno perdendo la speranza di trovarlo.

Si è vero, non sarà un Natale come tutti gli altri ma continuiamo a sognare. Come hanno fatto i dipendenti dell’ex Irisbus di Flumeri che dopo tante lotte, finalmente, hanno salvato il loro posto di lavoro oppure i dipendenti dell’Ente impiegato nel settore idraulico-forestale della provincia di Benevento che dopo mesi e mesi hanno visto pagare i loro stipendi.

Anche per me sarà un Natale diverso ma io non ho nessuna voglia di perdere la speranza. Se potessi decidere io, chiederei al Signore un Natale che riempie di speranze tutte le nostre angosce. Speranze piccole, della statura di quel bambino che nasce nei nostri presepi, ma infinitamente preziose come quella, ad esempio, di curare una malattia, di portare via la solitudine e la tristezza, di vivere un mondo senza barriere.

Ecco, è questo il Natale che vorrei per questo mondo caotico che ci circonda, pieno di odio pretestuoso e di violenza. Un Natale che non sia fatto soltanto di luci e di regali ma un Natale più buono, un Natale che resti con noi. Sempre.

Andrea