Benevento. Viespoli attacca Pepe: e’ il passato

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BENEVENTO-Pasquale Viespoli, nella nuova sede della sua segreteria politica, in via Marmorale, a Benevento, si è intrattenuto a lungo con in giornalisti in quella che ha chiamato “una conversazione conviviale prima della pausa estiva”, in contrasto con la “desertificazione dei soggetti di comunicazione sociale o politica. Per me – ha detto Viespoli – non è stata una fase ordinaria ma, piuttosto una rottura. Il fatturato politicoè tuttavia stato intenso: Siamo stati presenti sui problemi, nella dimensione locale e con incontri pubblici.

La riflessione poi passa sull’alleanza del 2011 per la conquista di Palazzo Mosti: “C’ho messo la faccia e la storia ed ho pagato in prima persona”. Chi ha pensato ad una guerra interna al centrodestra “non mette in discussione nulla, perché una storia non ce l’ha. Il problema del 2011 non era l’unità del centrodestra. Non bastano le solite formule” e men che meno, sono sufficiente quelli che Viespoli chiama “gli ammortizzatori penali” e cioè gli spostamenti di assessori nella giunta comunale guidata da Fausto Pepe, dettati da vicende giudiziarie.

Tornando all’alleanza di due anni fa, il senatore reclama un “processo di verità”. A suo dire, c’era una “regia che tentava gettare discredito”. La critica di Viespoli non è mai personale. Pepe? “E’ già il passato. Bisogna andare oltre l’attualità . Le vicende giudiziarie di questa amministrazione non sono il problema, ma il valore aggiunto negativo al fallimento del governo-nongoverno”.