Bagnoli, riqualificazione sismica del patrimonio edilizio

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Un approccio multidisciplinare e integrato sulla sicurezza sismica per individuare
una soluzione operativa per mettere in sicurezza gli edifici, e investire nella prevenzione come approccio culturale. Il convegno nazionale aperto oggi a Bagnoli Irpino presso l’auditorium dell’Acca Software, promosso dal Centro Studi Edilizia Reale e dall’associazione Isi- Ingegneria Sismica Italiana segna un primo passo nella definizione di un nuovo paradigma culturale in tema di sicurezza.

Un dibattito che parte dall’Irpinia, teatro del tragico terremoto del 1980, e che coinvolgerà diverse tappe in tutta Italia. Gli addetti ai lavori, impegnati in due tavoli di confronto nella prima sessione, hanno annunciato la volontà di redigere un documento da consegnare al Governo in cui venga codificata una proposta operativa tra ordini professionali, governance istituzionali, associazioni e portatori di interesse, per raccordare alcune norme già esistenti e calibrare gli interventi alle risorse.

Moderati dal giornalista Braian Ietto, i lavoro sono stati inaugurati da Andrea Barocci, presidente dell’Associazione Isi- Ingegneria Sismica Italiana, in quale ha fin da subito sottolineato che l’Irpinia è stata teatro del tragico terremoto del 1980, un evento che ha aperto la sperimentazione della trasversalità. “In 43 anni abbiamo imparato poco, non imparato a pianificare bene, non ci sono incentivi o obblighi giusti per le riqualificazioni, non abbiamo nemmeno imparato a legiferare bene. L’emergenza sismica non dovrebbe essere contemplata nel nostro Paese”.