A Cesinali, in occasione di Carnevale, grande festa all’insegna del folklore. Il 21 febbraio non prendete impegni e godetevi l’esibizione del Zezone Finale. Un evento condito da riti, costumi e ottimo cibo.
La “Zeza”, tipica rappresentazione teatrale popolare che va in scena nei giorni del Carnevale, in Irpinia costituisce una tradizione dal forte radicamento identitario, sicuramente una delle tradizioni più antiche e sentite di Cesinali.
Il significato di “zèza” risale alla Commedia dell’Arte e, soprattutto, a quella consuetudine di attribuire il nome di un personaggio teatrale a chi assume nella vita di tutti i giorni il comportamento del personaggio stesso. Zeza, infatti, è il diminutivo di Lucrezia, moglie di Pulcinella, e dunque un nome proprio che successivamente è diventato aggettivo e poi aggettivo sostantivato per indicare una donna che aveva le medesime caratteristiche di questo personaggio.
La storia è quella dell’amore tra la figlia di Pulcinella, Tolla (o Vicenzella) con Don Nicola, studente calabrese, le cui nozze sono fortemente contrastate dal padre di lei che teme di essere disonorato, mentre sua moglie Zeza, che è di ben altro avviso, vuole far divertire la figlia “co’ ‘mmilorde, signure o co’ l’abbate”. Pulcinella sorprende gli innamorati e reagisce violentemente, ma, punito e piegato da Don Nicola, alla fine si rassegna. Anche se si tratta di un testo “popolare”, si affrontano comunque, seppure in chiave grottesca, tematiche universali quali il conflitto tra le generazioni, la ribellione all’autorità paterna – rappresentata da Pulcinella – e la risoluzione dello scontro col matrimonio che, per certi versi, ricompone l’equilibrio familiare.
Come ogni anno la Zeza di Cesinali sarà protagonista ad Avellino nel corso della sfilata dei Carnevali irpini.
Ma il momento clou sarà martedì 21 febbraio. Alle ore 17.30 ci sarà la sfilata per il paese e alle 18.30 si terrà il Zezone finale in Piazza Enrico Cocchia. Dopo l’esibizione tutti intorno al Falò per degustare cotechini e polpette al sugo.