Napolitano: Avanti su riforme e lavoro. E Renzi: Arriva sblocca-Italia

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ROMA – Domenica di apparizioni video per il presidente della Repubblica e per il capo del governo. Sia Napolitano che Renzi, difatti, seppur con modalità differenti, hanno rilasciato dichiarazioni che vanno a rimpolpare il dibattito politico. 

Il capo dello Stato, in un videomessaggio in occasione della Festa della Repubblica di domani improntato all’ottimismo e alla fiducia, ha esortato a lasciarsi alle spalle l’incertezza: “La strada del cambiamento – ha detto – passa per molte altre innovazioni. Ma proprio perché è lunga e complessa, si richiede continuità, non instabilità; tenacia, non ricorrente incertezza”. Napolitano ha invitato a concentrare il lavoro sulle riforme: “Ora l’Italia può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche”, ha proseguito. “Siamo in un momento storico in cui si sono moltiplicate nella nostra società e specialmente tra i giovani le manifestazioni di volontà costruttiva e di spirito d’iniziativa”.

Affrontando il tema delle riforme, il presidente della Repubblica ha incitato le forze politiche ad andare avanti: “Auspico un confronto civile in Parlamento – ha affermato -, una ricerca di intese che è dovuta per ogni modifica costituzionale. È però tempo di soluzioni, non di nuove inconcludenze”. Con un passaggio su recenti e tristi vicende, ha poi voluto aggiungere: “Il cammino del nostro Paese verso un futuro migliore passa egualmente, non dimentichiamolo, attraverso una lotta senza quartiere alla corruzione, alla criminalità, all’evasione fiscale. Ed è un cammino che non può essere inquinato e deviato da violenze, intimidazioni, illegalismi di nessun genere”.

Matteo Renzi, invece, ha parlato dal Festival dell’Economia di Trento. Intervistato dal direttore Enrico Mentana, ha affermato di “non avere particolari timori sulle valutazioni che la Commissione deve fare”. Dopo qualche stoccata all’Europa, specie in materia di immigrazione (“Vara leggi sulla pesca, ma se un bambino affoga gira la testa dall’altra parte”), si è soffermato sui problemi di politica interna, “La prossima settimana – ha detto Renzi – riparte la discussione sulla riforma del Senato e dopo l’approvazione in prima lettura torniamo alla legge elettorale”. In agenda c’è anche la riforma del fisco, “ma prima viene quella della Pubblica Amministrazione, che sarà in parte per decreto e in parte con un ddl delega”. ”Se le riforme non le facciamo – ha aggiunto -, è colpa mia, vado a casa io. I politici devono assumersi le proprie responsabilità”.

Il presidente del Consiglio ha poi parlato dello “sblocca Italia”: “Un provvedimento che arriverà entro luglio e che lascerà fare alla gente quel che vuol fare, consentendo di sbloccare interventi fermi da 40 anni. Scriverò ai sindaci per sapere quali sono le questioni bloccate sul territorio: una cabina di regia a Palazzo Chigi seguirà ogni situazione”, Un’ultima battuta sullo sciopero Rai contro i tagli, bollato come “umiliante, in un momento in cui tutte le famiglie stringono la cinghia. Tutti tagliano i costi, non vedo perché la Rai non debba farlo”, ha chiuso Renzi.