Pandora, un gioiello di marchio: come cambiano le strategie in Italia | di Elena Montaldi

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Pandora è il famoso marchio di gioielleria danese in forte crescita, diffusa in 80 Paesi e con 1,2 miliardi di euro di fatturato.

I gioielli Pandora, di cui è da poco stata presentata la nuova collezione invernale, sono famosi in tutto il mondo per la loro raffinatezza e originalità, che li ha portati ad essere apprezzati dalle donne di tutto il globo.

Ma l’azienda danese non si ferma qui e sta mettendo in atto delle strategie per incrementare ancora di più l’apprezzamento e le vendite. Così, al fine di rendere più accurata la pianificazione anche grazie all’integrazione di processi di merchandising end-to-end, Pandora si è affidata a TXT Retail Planning, scegliendola come piattaforma globale di pianificazione. Grazie a questo, già in Germania, Svizzera e Austria le funzionalità di Replenishment Planning della soluzione sono state implementate con successo, entro i tempi e i costi previsti.

Ecco perché questa soluzione continuerà a supportare Pandora anche nella pianificazione del pre-season e dell’in-season, del merchandise, dell’assortimento e dell’allocazione dei vari prodotti presso i vari e customizzati punti vendita. Il TXT Retail Planning, infatti, coinvolge tutti i canali di vendita: il retail, il wholesale, i canali online, ma anche il franchising e anche tutte le altre tipologie di negozio. Inoltre, sempre grazie a questo nuovo supporto, l’azienda si premura di registrare tutte le migliori riuscite a livello commerciale e la documentazione, così da poter imparare da se stessa e dalle proprie strategie.

Come afferma Jonathan DelFino, Vice President Merchindise Planning di Pandora, l’adozione di una soluzione di pianificazione integrata ha rappresentato per l’azienda danese una chiara opportunità. “TXT Retail Planning – sostiene DelFino – migliora l’accuratezza della pianificazione e la visibilità su tutto il business”, aiutando anche a rispettare le tempistiche serrate imposte dal settore del retail.

E per quanto riguarda la strategia del gruppo danese in Italia, è stata diversa da quella adottata dagli altri Paesi Europei. Il fatto che, infatti, la nostra urbanizzazione si sviluppa in centinaia di piccole e medie città, Pandora ha pensato bene di adattarsi e portare i prodotti lì dove sta il mercato, ovvero in provincia.

Così in Italia, che si conferma il mercato numero uno in Europa per il gioiello, il mercato è quello fatto dai clienti abituali, che stringono rapporti di fiducia con il commerciante, ripresentandosi poi ogni volta presso lo stesso punto vendita. È per questo che Massimo Basei, direttore generale di Pandora Italia, ha puntato su concept store monomarca e shop in ship all’interno di grandi magazzini come Coin, Rinascente o altri grandi nomi del commercio Made in Italy.

Il “lusso accessibile” dei gioielli Pandora sembra quindi aver conquistato il cuore degli italiani che, soprattutto in questo periodo grazie alla collezione natalizia, trovano in questo marchio la stessa atmosfera di abitudine, tradizione e fiducia del gioielliere del paese, grazie anche alla possibilità di acquistare prodotti talmente personalizzabili da diventare unici, proprio come gli oggetti di artigianato.

L’attenzione al dettaglio diventa poi fondamentale, soprattutto in relazione a come si presentano in esposizione, considerando che circa la metà delle decisioni di acquisto di un gioiello avvengono davanti alle vetrine. È dunque molto importante, fa notare DelFino, che queste rispecchino la personalità del marchio Pandora, “nel nostro caso fresca, vivace, che evolve rapidamente, di stagione in stagione, di campagna in campagna”.

Pandora punta anche sui corsi di formazione su prodotti e strategie di marketing, così da assicurarsi uno staff che sappia servire al meglio il cliente, consigliandolo e ispirando fiducia, come vuole la tradizione italiana. E in questo clima di innovazione e sviluppo, i risultati non tardano ad arrivare, con una crescita del 27,4% nel terzo trimestre di quest’anno.