ROMA – Statali a bocca asciutta anche nel 2015. Il ministro della Pubblica Amiministrazione marianna Madia ha confermato che non vi sarà alcun aumento in busta paga per i dipendenti pubblici.
“In questo momento di crisi . ha affermato la Madia – le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono. Prima di tutto, il governo guarda a chi ha più bisogno: quindi confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici”. I sindacati sono ovviamente esplosi: “Pensino ad eliminare gli sprechi negli enti locali – ha replicato Bonanni, segretario della Cisl – e nelle municipalizzate”.
Dunque, stipendi bloccati per gli statali. Il paradosso vuole che questa notizia arrivi proprio nel giorno in cui Renzi lancia la sua “Buona Scuola”. Due mesi di ascolto delle varie parti che vivono la scuola, dopodichè il governo prenderà le sue decisioni. L’intento del presidente del Consiglio è quello di azzerare il precariato attraverso l’introduzione degli organici funzionali di rete. Entro un anno, si potrebbero così’ assumere tra 100 e 150mila precari e vincitori di concorso. Altri 40mila verranno assunti in sostituzione dei pensionandi.
Un altro pilastro della nuova riforma è il merito. Gli scatti dello stipendio saranno basati sul merito e non sull’anzianità: il lavoro verrà valutato sulla base del tempo impiegato a scuola e della qualità del lavoro svolto. Obiettivo della riforma è anche di portare la banda larga nel 100% delle scuole italiane, per favorire l’utilizzo di Lim e tablet. “Digitalizzare per diventare efficienti e diventare efficienti per migliorare la scuola”, si legge nel documento disponibile su www.passodopopasso.italia.it.