RepIdee, Renzi: Corruzione, responsabilità piena della politica. Anche del Pd – di Alessandro Bottone

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NAPOLI – Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri è stato ospite de ‘La Repubblica delle Idee’, una quattro giorni di panel dedicati ai temi più vari che il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha organizzato a Napoli e che si conclude oggi. Ad intervistare il capo del governo, nella prestigiosa ambientazione del Teatro San Carlo, il direttore Ezio Mauro.

“C’è bisogno di una riscossa culturale”, ha affermato Renzi in apertura del suo intervento, incentrato sui temi della legalità, del lavoro, della ripresa economica. “Non usciamo dalla crisi con dei provvedimenti spot. C’è un’emergenza educativa, e bisogna ripartire da una scommessa educativa e culturale”.

“La legalità non è un optional, è un valore e vale per le guardie e per i ladri”, ha detto con riferimento allo scandalo per il Mose di Venezia. “Se nel Pd c’è chi ruba, costui deve andare a casa a calci nel sedere, non c’è Pd che tenga”, ha aggiunto risoluto. “Un’autorità – il riferimento è all’Anac, guidata da Raffaele Cantone – che in anni di funzionamento che non si è accorta di un solo appalto in cui le cose non andavano, non ha più senso che esista”, ma poi ha annunciato il decreto che darà i poteri all’Authority.

“Sono vent’anni che diamo i super poteri e la corruzione cresce” ha poi sottolineato. Il direttore, invece, gli ha ricordato che l’Italia non ha ancora una legge anti-corruzione così come richiesta dalle disposizioni Europee. “Questo è compreso nel ‘pacchetto giustizia’ che sarà presentato alla fine del mese”, ha replicato Renzi.

“Il risultato delle elezioni è sconvolgente”, ha riflettuto il segretario del Pd riferendosi al 40,8 % di consensi ottenuti dal Partito Democratico alle Europee. “Quel voto chiede speranza, posti di lavoro, riscatto del Sud, investimento nell’innovazione, di un’Italia che riparta in Europa”. Ma anche qualche parola per Napoli. Riferendosi a Bagnoli, Renzi ha affermato: “Non è accettabile lo spreco della bellezza”, e aggiunto: “Ogni tre mesi facciamo il punto sugli investimenti locali insieme alle autorità locali”.

Interrogato dal direttore sulla legge elettorale, il presidente del Consiglio ha promesso che l’iter sarà completato entro l’estate, confermando l’idea che “le regole si scrivono insieme” e smentendo patti segreti con Berlusconi. Poi ha parlato di Rai, altro tema caldo: “Bisogna cambiare governance e strategia”.

Disoccupazioni, investimenti, fondi europei, evasione fiscale. Anche su questi temi Renzi si è soffermato. “In Italia c’è troppa gente che vive di rendita”. Poi sulle riforme. “Non è possibile che le politiche energetiche siano nelle mani delle regioni”, sottolineando la necessità della riforma del titolo V della Costituzione. “Con quelle riforme la politica diventerà credibile”. Parole dure quelle contro il M5S: “Vanno a parlare con gli xenofobi europei.