Protestano i detenuti nel carcere di Ariano Irpino per le precarie condizioni delle celle. Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del sindacato autonomo polizia penitenziaria, spiega cosa è accaduto: “Ancora proteste da parte dei detenuti della casa circondariale di Ariano Irpino
Questa mattina i detenuti della 3^ e 4^ sezione del vecchio padiglione si sono rifiutati di rientrare in sezione e si sono trattenuti presso la rotonda ingresso. I motivi della protesta sembrerebbero essere sempre gli stessi: mancanza di acqua calda e di riscaldamenti.
Al momento i detenuti sono rientrati in sezione ed attendono di parlare con il direttore e il comandante del reparto, minacciando in caso contrario di riprendere la protesta. Io credo che la polizia penitenziaria di Ariano Irpino, che ha pure dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba pagare le tensioni legate ad una situazione di interventi di edilizia penitenziaria urgenti e non più rinviabili, e nemmeno deve essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”.
Ma le ragioni della protesta di queste ore sarebbero molto più ampie e legate soprattutto alle notizie false circolate nei giorni scorsi relative ad un sequestro di persona, mai avvenuto all’interno della casa circondariale Campanello, dove nonostante la tensione altissima, la situazione non è mai sfuggita al controllo.