Spesso in tutte le abitazioni siamo indotti a gettare gli oli esausti nei lavandini, non curandoci del danno che con anche poche gocce di olio potremmo provocare. Questa tipologia di smaltimento comporta un’ostruzione dei tubi di scarico, per non parlare del fatto che non è assolutamente biodegradabile. Inoltre, va menzionato anche l’impatto che ha sull’ambiente, le falde e i bacini idrici.
Per “educare” i cittadini, il Comune di Avellino ha disposto l’istallazione di 15 contenitori in cui è possibile gettare oli vegetali alimentari, adoperati per cucinare. Ovviamente, sono esclusi gli oli del motore, sostanze chimiche, lubrificanti e salse.
I contenitori, di colore blu, presentano una doppia entrata, uno dove è possibile gettare l’olio sfuso e un altro invece dove va immesso quello già presente nei contenitori.
La raccolta viene effettuata due volte a settimana dall’impresa “Lem” il cui compito è quello sia di tenere pulite le zone circostanti sia di assicurare il lavaggio dei contenitori con cadenza periodica, almeno una volta al mese.