
La donna, di origini pugliesi, è in carcere dopo una condanna passata in giudicato a sei anni e tre mesi di reclusione per rapina.
“È la spia del grave malessere psicologico delle madri detenute, nonostante condizioni detentive ben lontane da quelle che si vive negli istituti ordinari”, commenta Samuele Ciambriello, garante regionale della Campania delle persone detenute che martedì scorso, in video-chiamata, aveva parlato anche con la donna.
Nella casa circondariale di Lauro sono detenute nove donne, quattro italiane e cinque straniere, insieme ai loro undici figli.