Avellino, nuovi riscontri sull’incendio di Pianodardine

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Sono disponibili i risultati del secondo ciclo di campionamento, della durata di 24 ore e terminato lo scorso 21 ottobre, per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera in seguito all’incendio divampato lo scorso 19 ottobre in un sito di produzione di poliuretani espansi (Me.res.) nell’area industriale di Pianodardine, nel territorio comunale di Avellino al confine con il comune di Montefredane. Ad esito del campionamento, effettuato nei pressi del sito interessato dall’incendio, è risultata una concentrazione di diossine e furani (sommatoria PCDD/PCDF) inferiore alla soglia di quantificazione della metodica utilizzata.

Nella tabella a seguire si riepilogano le concentrazioni di tali microinquinanti finora riscontrate.

 

Data 

 

Risultato  

(I TEQ pg/NM

Sommatoria PCDD/PCDF 

 

 

Limite di quantificazione        

(I TEQ pg/NM3

 

Valore di riferimento 

Linee Guida 

OMS   

(pg/m3) 

 

 

Valore di riferimento LAI-Germania 

(I-TEQ pg/Nm3) 

19-20 ottobre 2023

0,057

0,0145

0,1 

0,15

20-21 ottobre 2023

<0,0145

Sono disponibili anche gli ulteriori risultati del monitoraggio effettuato con il laboratorio mobile situato nell’area industriale di Pianodardine e con la stazione fissa collocata presso l’impianto Stir, anch’esso in località Pianodardine. Dalla notte dell’incendio fino a stamane, le due postazioni hanno costantemente registrato valori di concentrazione degli inquinanti monitorati (polveri sottili – in particolare PM10, PM2.5 – biossido di zolfo, monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono, benzene, etilbenzene, toluene, xilene, metano, idrocarburi non metanici, idrocarburi totali) in linea con i valori registrati nel periodo precedente e al di sotto dei limiti di legge applicabili, con la sola eccezione della giornata di venerdì 20 ottobre quando entrambe le postazioni hanno registrato il superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo per il PM10, soglia che la legge stabilisce non sia superata più di 35 volte nel corso di un anno civile. Tale superamento si è verificato diffusamente in tutto il territorio regionale a causa dell’arrivo di polveri sahariane, e non è quindi da ricondursi all’incendio o ad altri contributi locali.

Si rimanda ai precedenti comunicati diffusi il 19 e il 21 ottobre per un quadro completo delle attività svolte dall’Agenzia in relazione a tale evento. Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso verranno diffusi non appena disponibili.