Avellino, Palio della Botte: aspettando la XXVII edizione: le comunità, i gruppi, le associazioni.

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Mentre si avvicina il “Palio della Botte”, vogliamo ringraziare per il contributo dato alla manifestazione dalle comunità parrocchiali e dalle associazioni di volontariato.
Il “Palio della Botte” è anche il “Palio della Solidarietà”: una solidarietà fatta di comunità che si incontrano e si radunano. Dove si promuove uno stile di servizio e di sostegno reciproco, di condivisione collettiva di un obiettivo per il bene comune.
Quest’anno ad ogni contrada sono abbinate le principali realtà parrocchiali che operano sul territorio cittadino.
E quando si fa riferimento alle parrocchie si pensa alle associazioni e ai gruppi che ne costituiscono il tessuto connettivo. Ma ci sono anche i genitori dei bambini, i frequentatori assidui delle comunità, gli amici di sempre. Persone che spontaneamente si offrono per dare una mano. In una città questo non è poi così scontato!
Sempre viva la partecipazione di Enti e Associazioni: alcune di esse saranno impegnate attivamente per il servizio sanitario e per il servizio d’ordine. Invece le altre animeranno il Villaggio Solidale del Palio, che prende il nome dal “Monte di Pietà”. Rivive così l’antica solidarietà rappresentata dalla presenza del Monte di Pietà, che nel Cinquecento sorse ad Avellino in C.so Umberto I, nei locali adiacenti alla Chiesa di Costantinopoli. L’antico Monte di Pietà serviva per aiutare i poveri del tempo con “il prestar denari gratis sopra pigni”; ma lo spirito di quell’antica solidarietà si rinnova ancor oggi, non solo perché il premio della gara del Palio conserva quelle stesse finalità, ma proprio per la partecipazione attiva di Operatori del Terzo Settore. Questi impegnati a vario titolo nel sociale, che con la loro presenza testimoniano lo spirito di servizio e di gratuità che anima la manifestazione, oltre all’appassionato e silenzioso impegno quotidiano a favore delle persone più fragili.

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