Questa mattina la Procura della Repubblica di Benevento e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno effettuato una sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici per 12 mesi l’addetto all’Ufficio Assistenza Riabilitativa dell’ASL di Benevento.
Inoltre, anche per due legali, che rappresentavano fornitori di presidi sanitari, emanato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 mesi. Dalla Procura di Benevento emessa la sentenza di colpevolezza per corruzione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La Guardia di Finanza di Benevento ha eseguito complesse e accurate indagini di perquisizione e sequestro, di intercettazioni telefoniche e ambientali, di analisi, di estrapolazione di chat dai dispositivi mobili in uso agli indagati, di analisi bancarie, attraverso cui ha acquisito gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti sopra indicati.
In particolare, gravi le accuse a carico dell’addetto all’Ufficio Assistenza Riabilitativa dell’A.S.L. BN1 il quale, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, riceveva sistematicamente consistenti somme di denaro dai titolari di tre imprese sanitarie per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio.
Dalle indagini è emerso che ai pazienti venivano consegnati presidi meno costosi o anche differenti, mentre alle imprese sanitarie veniva liquidato l’importo corrispondente al presidio tecnico di valore superiore a quello effettivamente consegnato; in altri casi, al paziente non veniva consegnato alcun presidio, il cui valore veniva invece integralmente liquidato alle sanitarie favorite, mentre in altre circostanze i presidi risultavano falsamente consegnati in favore di soggetti che risultavano già deceduti.
Le indagini hanno interessato 15 soggetti, compresi i tre attinti dalle misure oggi eseguite, nei cui confronti sono in corso di notifica i provvedimenti di conclusione delle indagini preliminari, ed hanno riguardato anche alcune ipotesi di corruzione finalizzate al riconoscimento della pensione di invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento da parte dell’I.N.P.S..
I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari e i destinatari delle stesse, nonché i destinatari degli avvisi ex art. 415 bis c.p.p., sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.