Accadde nel 2018 il decesso del 65enne di Cautano ricoverato per colecisti e successivamente deceduto.
Ci giungono nuovamente notizie: i dati acquisiti non forniscono prove sufficienti per una ragionevole condanna; motivo per cui il Gup P. Vinetti ha deciso di non proseguire il processo nei confronti dei medici dell’ospedale Fatebenefratelli.
Molte sono state le persone coinvolte nell’indagine in questi anni; gli interrogati che avevano assistito alle operazioni, gli anestesisti, i chirurghi stessi e altro personale medico. Le forze dell’Ordine si sono impegnate affinché tutti venissero giustamente presi in causa per fare luce sulla questione.
Il 65enne era stato sottoposto dal 7 al 23 luglio a quattro interventi per un problema alla colecisti, poi il suo stato di salute era peggiorato, fino al momento in cui il suo cuore si era fermato per sempre.
Da qui, increduli, i familiari hanno messo in atto un procedimento penale, effettuando una denuncia nei confronti dei medici operanti presso l’Ospedale Fatebenefratelli. La denuncia dei familiari, rappresentati da gli avvocati Vincenzo Torino e Alfonso Costabile, aveva dato il via all’attività investigativa, scandita dall’autopsia affidata ai dottori Massimiliano Dell’Aquila e Osvaldo Micera. Un esame disposto dal Pm per accertare la causa del decesso e l’esistenza di presunte responsabilità, per il quale erano stati nominati alcuni consulenti di parte: i dottori Carmine De Rosa (per la moglie ed i figli della vittima), Vincenzo Migliorelli, Giovanni Liviero, Noemi Razzano, per i sanitari.