L’astio esistente, a seguito della furibonda lite tenutasi agli inizi del 2023, tra Raffaele Scarinzi, sindaco di Vitulano e Costantino Caturano, presidente dell’Ente Parco Regionale del Taburno-Camposauro, finalmente si può dire terminato.
Tutto accadde a causa della messa in onda da parte di Rai 1 e Rai 2 di una puntata de “Il Provinciale“, trasmissione condotta da Federico Quaranta dedicata al Sannio (in quella circostanza).
A far scattare il primo cittadino di Vitulano il fatto che nel corso del programma veniva riferito che, il marmo utilizzato presso la Reggia di Caserta fosse “marmo di Cautano” e che unicamente dalle cave situate in questo comune venisse estratto.
Scarinzi reagiva segnalando “la parzialità degli assunti” sia all’ Ente Parco Regionale ritenuto responsabile della errata informazione che alla Rai, alla quale, tra le altre cose, richiedeva l’urgente sospensione della trasmissione della puntata che sarebbe dovuta andare in onda il giorno seguente e/o comunque la rettifica con riguardo alla provenienza di detto marmo.
Nessuna delle due parti tirate in ballo da Scarinzi, però, reagiva alle sollecitazioni. Il 16 febbraio, dunque, l’atto di citazione per far accertare e dichiarare che le condotte dell’Ente Parco e del Presidente Costantino Catutano “erano in violazione dei diritti della personalità, dei diritti di ditta e di ragione sociale, dei diritti alla protezione dei beni culturali e paesaggistici e dei diritti d’autore”. Tutto ciò non solo con riferimento alle informazioni rese alla Rai ma anche con riguardo ad altri comunicati apparsi sui siti o social media istituzionali.
L’Ente Parco deduceva la legittimità del proprio comportamento, dal momento che le affermazioni circa l’utilizzo dei marmi provenienti dalle cave di Cautano per realizzare la Balaustra della scala della Reggia di Caserta erano vere, precisando in comparsa tuttavia la provenienza geografica del marmo rosso dai siti di estrazione dei comuni di Vitulano e Cautano. Sempre nel contesto delle proprie difese, esponeva la sua completa estraneità rispetto a quanto affermato durante il programma andato in onda sulla Rai. E ancora, nella difesa si faceva riferimento al fatto che in ogni caso l’Agicom aveva rigettato la richiesta di rettifica indirizzata alla Rai dal Comune di Vitulano-
Il 22 giugno scorso la prima udienza, con il giudice Nicola Graziano che invitava le parti a trovare un accordo conciliativo, indicando pure le possibili modalità di definizione della vertenza.
Richiesta accolta da tutte le parti in campo che nelle scorse ore hanno dunque deciso di siglare una scrittura privata.