ROMA – La presidente della Camera Boldrini, è intervenuta nel pomeriggio di oggi per provare a tranquillizzare gli animi, ancora caldi dopo la serata di ieri, che ha visto i gruppi parlamnentari in opposizione al governo impegnati in una vera e propria ribellione alla decisione della stessa Boldrini di applicare la tagliola e di far dunque votare il decreto Imu-Bankitalia.
“Nessuna divergenza politica può legittimare atti totalmente estranei alla pratica democratica”, afferma la Boldrini attraverso una nota pubblicata sul sito della Camera. Definisce “pericoloso il fatto che che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo”, e “inaccettabile che anche oggi i deputati M5S vogliano bloccare la Camera”. La numero uno di Montecitorio spiega la sua scelta di far votare il decreto, facendo decadere tutti gli altri ordini del giorno: “Ho voluto impedire che oggi le famiglie italiane dovessero preoccuparsi di tornare a pagare la seconda rata dell’Imu, come sarebbe successo se non fosse stato votato per tempo un decreto legge che pure conteneva materie tra loro molto diverse. Per questo ho dovuto far ricorso ad uno strumento (utilizzato anche in Senato e senza scandali) fin qui non usato nei lavori della Camera. Mai usato perché in passato le opposizioni, attraverso l’ostruzionismo, avevano conseguito i loro obiettivi rispetto alle decisioni del governo, oppure avevano responsabilmente posto fine all’ostruzionismo”.
Superato questo scoglio, la Boldrini torna “a chiedere alle forze politiche e al governo di avere, ciascuno per la sua parte di responsabilità, il rispetto dovuto alla Camera e ai suoi percorsi decisionali”. E chiude la nota con un pensiero al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “garanzia democratica, al quale voglio esprimere la mia più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa”.