Dalla calzoleria irpina alle vetrine dell’artigianato artistico di Milano: Antonio Prudente in arte “Pablo”.

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Pablo è espressione dell’artigianato italiano, del fatto a mano, della manifattura esclusiva che esprime una identità unica nel suo genere. Pablo è un trentenne che ha già al suo attivo oltre dieci anni di attività nella bottega di calzolaio che oggi conduce a Lioni. Ma di fronte alla possibilità di un contratto di lavoro, sceglie di rinunciare e tornare in Irpinia per poter materializzare il suo sogno. La sua passione nata fin da bambino per la manualità si è trasformata in un interesse consolidato per l’artigianato. Una molla importante che lo ha portato a compiere scelte drastiche e di grande coraggio. “Per me il calzolaio non è un mestiere ma una professione” chiarisce. Dopo un breve periodo di apprendimento presso una bottega di Nusco, Pablo azzarda e apre il suo laboratorio a Lioni. Da autodidatta studia e sperimenta sul campo tutti i metodi di lavorazione e progettazione legati non solo alle calzature, ma anche alle pelli.

Pablo ha partecipato alla fiera di Milano linea pelle per proporsi come brand nascente e creatore di prodotti innovativi. L’obiettivo annunciato fin dalla sua partenza è stato quello di esporre in una vetrina internazionale le sue produzioni artigianali che coniugano la manualità ai materiali. Infatti la lavorazione a ciclo irpino contempla l’acquisto dei materiali alla conceria di Solofra, espressamente italiani. Si avvale per il disegno dei modelli e del taglio, di innovative strumentazioni che connotano la cifra del suo artigianato 4.0 proiettato al futuro.

La elevata qualità dei suoi prodotti, costruita grazie al connubio del genio creativo, del materiale pregiato, e della sapiente capacità di lavorazione manuale, oggi sta ottenendo riconoscimenti importanti. La sua fama di artista creativo è riconosciuta in Svizzera, dove sta collaborando con una prestigiosa catena di ristoranti italiani, ma è anche un riferimento per acquirenti russi, tedeschi e inglesi. “Le persone mi hanno conosciuto grazie ai social, su cui condivido i miei lavori, i progetti creativi e a volte anche brevi dimostrazioni di come lavoro” rivela. “I social sono un potente megafono che mi ha consentito di rendere visibile la mia arte, e ad un pubblico vasto e variegato. Poi sono i miei prodotti a costruire un canale specifico di interesse, che seleziona il mio pubblico di riferimento”.

L’Irpinia secondo Pablo è una terra assai ricca che cammina ad un passo eccessivamente lento, che spinge più verso la rinuncia e l’indifferenza che verso il dinamismo e l’auto-imprenditorialità. “Senza il rischio di perdere, non si può vincere. Non mi sono mai posto obiettivi irraggiungibili, ma solo piccoli passi, per acquisire tasselli che di volta in volta mi consentono di crescere. Se penso alla strada che ho fatto mi rendo conto di quanti tasselli sono riuscito a mettere insieme solo contando sulle mie forze. In questo momento, alla vigilia della costruzione del mio marchio, penso di poter superare la soglia dell’artigianato tradizionale. I miei attrezzi sono una tagliatrice a laser e computer attrezzati con programmi simili a quelli degli architetti. La mia non è una bottega in cui si campa alla giornata, ma uno studio professionale in cui la creatività si materializza in produzioni esclusive e di qualità, ricercate e riconosciute dentro e fuori i confini nazionali. Per questo ambisco a diventare espressione e simbolo del made in Irpinia, ma anche una tessera dell’artigianato artistico made in Italy riconosciuto in tutto il modo” conclude.