De Luca in tv: Rispetterò la Severino, ma nominerò il vice. Sospensione, decide Renzi

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ROMA – “Se verrò sospeso lo dociderà il presidente del Consiglio”. 

Con queste parole, Vincenzo De Luca, ospite ieri di Raitre e di “In 1/2 H”, di Lucia Annunziata, ha responsabilizzato fortemente Matteo Renzi in merito alla sua posizione. Sul neo governatore della Campania, pende ancora la spada di Damocle della legge Severino, su cui in tanti (troppi) si stanno spendendo in interpretazioni più o meno restrittive. “Io e Renzi – ha aggiunto De Luca – pensiamo di rispettare rigorosamente e religiosamente ogni legge, compresa la legge Severino. A Renzi non chiedo nulla”. Soffermandosi sulla legge, poi, l’ex sindaco di Salerno l’ha definita “contraddittoria” perchè “ti fa candidare, ti fa eleggere, ma poi scatta la sospensione e la reimmissione”.

Dito puntato anche contro il Parlamento, “che in tre anni non ha trovato modo di modificarla e di produrre una legge coerente”. Poi l’annuncio: “Immediatamente dopo la proclamazione degli eletti sarà convocato il consiglio regionale, proporrò la nuova giunta con il vicepresidente e la Campania andrà avanti con grande tranquillità”. Tuttavia, Gianluigi Pellegrino, avvocato, che poco tempo fa ha vinto il ricorso in Cassazione sulla competenza del giudice ordinario e le cui tesi De Luca definisce “idiozie”, continua a sostenere che non ci siano spazi per azioni amministrativo, ergo anche per la nomina della giunta. “Vogliono garantire a De Luca un trattamento ad personam – dice Pellegrino -, ritenendo plausibile che un soggetto interdetto per legge dall’esercizio di funzioni pubbliche nomini un suo alter ego. Sta annunciando un abuso anche per questo, un comportamento di chiara violazione della legge. Ed è singolare che la presidenza del Consiglio dei ministri, che in questa faccenda dovrebbe essere la controparte, risulti in realtà impegnata a cercare un escamotage perché la norma venga sostanzialmente aggirata”.