“La tragica vicenda di Giulia, uccisa dal suo ex fidanzato, mostra che la fragilità mentale è una condizione sociale che non può essere sottovalutata. La fragilità di questo ragazzo, che ha potuto contare su una famiglia solida, è un pericoloso campanello d’allarme, che deve farci riflettere, perché noi siamo abituati a vedere casi del genere in altre realtà, in altre situazioni familiari. Giulia, poi, aveva idee chiare sul suo futuro, lui invece no e questo è un altro aspetto da tenere presente. Mi lascia perplessa, inoltre, l’idea dell’ultimo appuntamento, che invece è sempre fatale, se chiudi una relazione non esiste andare all’ultimo appuntamento”. Così Rosaria Iardino, Presidente di Fondazione The Bridge, intervenuta a La7, nel corso della trasmissione Coffee Break, in merito al femminicidio di Giulia Cecchettin.
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