ROMA – Mentre il capo del governo è alle prese con i nodi delle riforme e delle nomine alla Commissione europea, l’esecutivo prova a non rallentare l’azione e a non allentare la presa.
Parlando in Parlamento in relazione all’esito dell’Ecofin della scorsa settimana, il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan ha affermato che “i progressi saranno dettagliatamente indicati nel Def che presenteremo a settembre”. In particolare, Padoan si è soffermato sul taglio del cuneo fiscale, che sarà reso permanente. Tuttavia, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha voluto riportare sulla terra chi immaginava che una ripresa vigorosa fosse dietro l’angolo: “Per la crescita non esistono scorciatoie”, ha aggiunto.ù
Crescita debole, dunque. Un elemento che, insieme a quello relativo ad una forte disoccupazione, lascia preoccupati gli analisti. In questo senso, il governo pensa di seguire tre strade: varo di riforme strutturali, più investimenti orientati alla crescita e maggiore apertura del mercato. Nel corso dell’audizione, Padoan ha affrontato anche il tema del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, spiegando: “L’operazione è una nostra priorità, e abbiamo in programma di dare un impulso forte nei prossimi mesi”.