Va al Sudafrica la Coppa del Mondo di rugby maschile.
Battuti in finale la Nuova Zelanda per 12-11, confermandosi campioni del mondo, dopo il successo di 4 anni fa contro l’Inghilterra.
Per il Sudafrica si tratta della quarta vittoria nel campionato mondiale, superando proprio i rivali All Blacks, fermi a 3 vittorie, infiammando una oramai rivalità sportiva storica tra i due paesi.
Nella finale tra le due migliori nazionali del ranking mondiale, a spuntarla sono stati gli Springbook, grazie anche alla superiorità numerica dalla fine del primo tempo dopo che, il capitano degli All Blacks, Sam Cane è stato espulso per un placcaggio definito pericoloso.
Questa sconfitta segna la fine di un’epoca per i neozelandesi. Infatti gran parte dello staff tecnico, con in testa coach Ian Foster, lascerà l’incarico.
Allo stesso modo, anche molti dei giocatori protagonisti di indimenticabili vittorie nel corso degli ultimi anni lasceranno la nazionale, tra cui Aaron Smith, il quale si è reso protagonista di un gesto inusuale, al giorno d’oggi.
Infatti nonostante la sconfitta nella sua ultima partita in nazionale della sua carriera, dopo 125 partite giocate, il giocatore neozelandese mostra fiero al suo figlioletto la medaglia d’argento con un sorriso dopo aver perso, per un solo punto, la partita più importante dell’intera carriera.