NOCERA INFERIORE (SA) – Costa carissimo alla Nocerina la farsa messa in scena lo scorso 10 novembre all’Arechi di Salerno, nel derby contro i granata, dopo il confronto, tenuto nell’albergo che ospitava la squadra in ritiro, con l’ala dura del tifo.
La Commissione Disciplinare, infatti, ha escluso la società rossonera dal campionato di competenza (la Lega Pro – Prima DIvisione). Sarà poi, successivamente, il Consiglio Federale ad assegnarla ad altra categoria. La gara del 10 novembre scorso, dunque, si porta dietro strascichi pesantissimi. La Disciplinare, infatti, ha addotto come motivazione la responsabilità oggettiva della società per la condotta tenuta dai propri dirigenti, dal momento che era stata stralciata la posizione di Giovanni CItarella, amministratore unico della Nocerina, coinvolto in altre pesanti inchieste.
La Disciplinare ha dunque agito sulla base del reato di illecito sportivo, condannando (ad un anno) anche i cinque giocatori che uscirono anzitempo dal campo per “infortunio”. La società sta presentando ricorso per evitare l’im mediata esecutività della sentenza. Queste le squalifiche, pubblicate dalla Figc sul proprio sito: inibizione di 3 anni e 6 mesi per il presidente della Nocerina Luigi Benevento, il direttore generale Luigi Pavarese e il medico della società Giovanni Rosati. Squalifica di 3 anni e 6 mesi per i tecnici Gaetano Fontana e Salvatore Fusco, squalifiche per un anno per i calciatori Domenico Danti, Edmunde Etse Hottor, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore e Lorenzo Remedi. Sono stati prosciolti dagli addebiti contestati i calciatori Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Davide Polichetti, Carlo Cremaschi, Celso Daniel Jara Martinez e Giancarlo Malcore.