Marò, domani la decisione della Corte. Ultime ore di pressione da Italia e Ue

170

NEW DEHLI – Il conto alla rovescia sta per scadere. Domani, 3 febbraio, è il giorno del pronunciamento della Corte Suprema indiana, che stabilirà se il caso dei due fucilieri di Marina dovrà essere trattato applicando la Sua Act, la legge antiterrorismo che prevede la pena di morte.

Sono ore febbrili, la pressione nei confronti dell’India da parte delle autorità italiane e continentali è al massimo. Solo due giorni fa è stato Giorgio Napolitano a far sentire la sua voce, chiamando al telefono Salvatore Girone e Massimiliano Latorre: “Tornerete con onore”, ha assicurato il presidente della Repubblica, che poi in una nota ha aggiunto: “La gestione del caso da parte dell’India è stata sconcertante”. Anche Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha fatto sentire la propria voce: “Qualsiasi decisione sul caso dei fucilieri può avere un impatto sulle relazioni complessive fra l’Unione Europea e l’India”.