Strage di Ustica: nuove rivelazioni.

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La sera del 27 giugno 1980, accadde una tragedia riguardo cui, per anni, è mancata chiarezza sulle cause. Il quarto disastro aereo italiano per numero di vittime. In molti si staranno chiedendo come mai si torni a parlare di questo dramma dopo ben 43 anni. Il triste varco sembrerebbe essere stato riaperto dall’ex Presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato.

La strage di Ustica è stato un incidente aereo del volo di linea IH870, avvenuto nel Mar Tirreno meridionale, più precisamente a ridosso delle isole italiane di Ponza e Ustica. L’aereo, appartenente alla compagnia Itavia, quel giorno decollò con un ritardo di ben due ore. Poco dopo la partenza, posticipata fino alle ore 20.59, il mezzo perse totalmente il contatto radio con il centro responsabile del traffico aereo di quell’area, ubicato presso Roma. Da quel momento le ulteriori notizie risalgono a quando ormai l’aereo era precipitato in mare. La strage coinvolse tutti gli occupanti dell’aeromobile, 81 persone, tra equipaggio e passeggeri.

Le cause legate alla dinamica non sono mai state molto chiare e diverse sono le ipotesi accreditate nel corso degli anni. C’è chi ha parlato di problemi strutturali, chi di attentati; ma entrambe le ipotesi sono state sventate dagli accertamenti effettuati sul relitto. Una delle supposizioni più acclamate sicuramente riguarda un coinvolgimento internazionale, pare che l’aereo di linea si fosse trovato in un “combattimento” tra Francia e Libia e che per errore sarebbe stato bersagliato da un missile, che aveva come obiettivo il colpire una delle forze libiche.

In questi anni numerosi sono stati anche i depistaggi, varie le registrazioni radar e i documenti occultati. E’ una strage che ha gettato dolore non solo nelle famiglie delle vittime, ma anche nel cuore di tutti gli italiani. Nel 2007, dopo essere giunti al “non luogo a procedere”, per mancanza di responsabili, finalmente la Cassazione mette a punto la vicenda. La condanna, in sola sede civile, sarà a carico del Ministero della Difesa e dei Trasporti, che dovranno risarcire i familiari delle vittime.

Oggi, lo stesso Giuliano Amato, ha dato conferma, con dichiarazioni esposte in una rassegna stampa, che la strage fu il prodotto di un “piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi”. Il volo fu abbattuto da un missile lanciato da un altro aereo che viaggiava sulla stessa rotta. Cosa farà la Francia?