Viaggiatore nel Tempo è il nuovo videoclip dello scrittore e cantautore Andrea Pinto. Inspirato alla leggenda metropolitana dell’Uomo di Taured, un presunto viaggiatore interdimensionale, che apparì misteriosamente nel 1954, nell’aeroporto Haneda di Tokio e che avrebbe dichiarato di essere un abitante di Taured, nonché di essere giunto per la terza volta in Giappone. Ma codesta nazione, Taured, apparentemente non esisteva o per lo meno non esisteva nella nostra dimensione. Fu così che l’Uomo di Taured – un gentiluomo dai vestiti eleganti, i tratti caucasici e una folta barba – dopo essere stato fermato alla dogana e interrogato sulla sua provenienza, dichiarò svariate volte e per giunta infastidito, di provenire dalla fantomatica, suddetta nazione chiamata Taured. Inoltre, la cosa più strana era che anche il suo passaporto riportava inciso a caratteri dorati il nome dell’inesistente “Repubblica di Taured”.
L’uomo venne quindi trattenuto dagli agenti e messo per una notte in un albergo, in attesa di ulteriori accertamenti.
La stanza – con una sola porta di ingresso/uscita – si trovava al 15° piano ed era piantonata da due guardie che non persero mai di vista la camera: nonostante questo, la mattina dopo gli agenti trovarono la stanza completamente vuota. Bagagli, documenti e qualsiasi genere di prova erano spariti insieme a quello strano Uomo di Taured. A questo punto, tutti credettero che fosse un viaggiatore interdimensionale: ossia una persona che in un momento della sua esistenza, per ragioni a noi non ancora note, si ritrova a vivere in un mondo che non è come quello conosciuto fino a quel momento. Insomma, un uomo che varca un portale spazio-temporale e si ritrova quindi catapuntato una realtà che esiste in un universo parallelo.
Andrea Pinto, traendo spunto da questa affascinante leggenda quando ha composto la sua canzone, ha considerato proprio sé stesso un “viaggiatore nel tempo” o “un intruso” in una realtà che non gli appartiene più.
“Mi sento come un alieno catapultato in un mondo che non capisco, perché non è più il mio. Ma la cosa che mi rattrista di più è che mi sento tale perché viviamo in un’epoca di totale regressione ideologica e culturale, nella quale tante persone non riescono nemmeno più a distinguere il bene dal male”.
Nel testo della canzone ci sono molti riferimenti, sebbene un po’ criptici, alla repentina rivoluzione tecnologica del XXI secolo, con tutti quei profondi cambiamenti socio-culturali che hanno spinto le persone più sensibili a sentirsi estranei a ciò che li circonda e a non identificarsi più in ciò che erano prima, proprio come accadde all’Uomo di Taured.
La canzone Viaggiatore nel tempo è contenuta nel suo ultimo disco Gloria Victis, pubblicato dalla casa discografica Moon Records, mentre la lirica della canzone è contenuta nel suo ultimo libro Deserto di sale – Canzoni e Poesie, pubblicato recentemente dalla casa editrice Il Terebinto, di Avellino.