Angela Celentano e Denise Pipitone riportano alla mente storie fatte di tragedia e mistero, che si perdono negli archivi della Polizia di Stato. Sono, infatti, solo due dei più tristemente noti nomi di bambini italiani scomparsi nel nulla, di cui, a distanza di anni e anni, si è persa ogni traccia. Persi, come si perde un ago in un pagliaio. Rapiti alla loro quotidianità, cancellati dal loro nido per chissà quale altra destinazione. Forse venduti per il raccapricciante traffico di minori, forse privati della loro vita per vendetta e gelosie. E ancora più agghiacciante è il fatto che si volatilizzano silenziosamente come si apre e si chiude una parentesi, è l’impotenza di chi li ha amati e non può fare nulla.
Sono solo due nomi, che però rievocano infinite storie simili e che lasciano dietro di sé l’amaro in bocca a chi ha provato, in una disperata ricerca, a ricomporre un puzzle familiare distrutto per sempre.
Così, in memoria delle migliaia e migliaia di questi minori e delle loro famiglie è stata istituita il 25 maggio del 1983 la Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi, a partire dalla scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio del 1979. Non solo il ricordo, ma anche un messaggio di solidarietà e di speranza a tutti quei genitori che non potranno più riabbracciare i propri figli affiora in questa Giornata. Domani, dunque, ricorre il suo trentunesimo anniversario tra la cieca sofferenza e la continua speranza, che è sempre l’ultima a morire. Oppure non muore mai.