Continuano gli attacchi informatici ai danni delle infrastrutture critiche. Simon Chassar, CRO di Claroty, ha dichiarato: “È imperativo per queste aziende implementare controlli di sicurezza proattivi per avere visibilità e proteggere le risorse critiche e mantenere i tempi di attività del servizio attraverso il monitoraggio della sicurezza degli ambienti OT.
Il recente attacco ransomware ai danni dell’azienda italiana di servizi idrici evidenzia la continua necessità di proteggere la continuità dei servizi e di garantire la resilienza delle organizzazioni di infrastrutture critiche. Gli aggressori ormai prendono sempre più di mira beni di valore e servizi essenziali, come ad esempio l’approvvigionamento idrico o la depurazione delle acque.
Per prevenire la diffusione di malware e limitare l’impatto degli attacchi ransomware, è fondamentale implementare un’efficace segmentazione della rete con policy di asset class. Man mano che alle reti aziendali vengono aggiunti sistemi cyber-fisici, infatti, cresce la probabilità di subire attacchi, perché le aziende non riescono più a mantenere la piena visibilità delle risorse connesse, delle loro vulnerabilità, dei percorsi di comunicazione o dei potenziali modelli di attacco che potrebbero essere utilizzati dai criminali. I sistemi critici, come l’acqua, sono essenziali per il corretto funzionamento della società e andare in contro a un arresto, soprattutto se prolungato, potrebbe avere gravi implicazioni su scala nazionale.
Pertanto, è imperativo per tali organizzazioni implementare controlli di sicurezza proattivi per avere visibilità e proteggere le risorse critiche e mantenere i tempi di attività del servizio attraverso il monitoraggio della sicurezza degli ambienti OT” conclude Chassar.